Esperienza o entusiasmo? Questa è una delle domande che spesso si chiedono i dirigenti delle società di calcio, di fronte alla scelta del proprio allenatore. Meglio un vecchio lupo di mare o un giovane pronto a voler dimostrare il proprio valore? Ovviamente non c'è soluzione, perchè la variante anagrafica è solo uno dei tanti aspetti dietro questa difficile scelta.
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Zeman e Ventura, i veterani del campionato
Esperienza o entusiasmo? Questa è una delle domande che spesso si chiedono i dirigenti delle società di calcio, di fronte alla scelta del proprio allenatore. Meglio un vecchio lupo di mare o un giovane pronto a voler dimostrare il...
Così, mentre a Modena si pensa all'idea Roberto Baggio, da qualche giorno, il campionato di Serie A ha ufficialmente trovato tutti i suoi allenatori, con Ciro Ferrara ultimo arrivato in casa Sampdoria, pronto a lasciare il posto a Denis Mangia sulla panchina dell'U-21. Ma chi hanno scelto le altre squadre per guidare i propri giocatori? Torino e Roma hanno deciso di affidarsi a due veterani del nostro pallone. Il Toro sposando il progetto di continuità già iniziato con Ventura (classe '48), la Roma dando una brusca virata dopo la giovanile esperienza di Luis Enrique, ingaggiando l'allenatore più anziano sulla piazza, Zdenek Zeman (classe '47). Tutt'altra scelta quella di Inter e Fiorentina, decisamente orientate sulla linea verde, con gli allenatori più giovani del torneo. Da un lato il trentaseienne Stramaccioni, persino più giovane di capitan Zanetti, dall'altra l'aeroplanino Montella che, come i suoi predecessori, vorrà sfruttare la maglia viola per dimostrare le proprie potenzialità. Poi, la grande maggioranza delle panchine, affidata ad ex calciatori ora compresi tra i 45 e i 50 anni, non per forza esperti di categoria, come dimostrano Giuseppe Sannino del Palermo e Stroppa del Pescara o Maran del Catania. Scelte coraggiose, scelte ponderate, che dovranno aspettare le prime giornate per trovare delle risposte.
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