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Grazie per le emozioni

Editoriale / L’annata del Torino si chiude con amarezza ma con tanto orgoglio. E la strada per il futuro è tracciata

Gianluca Sartori

"Un cronista dovrebbe sempre mantenere un certo distacco, nell’analisi e nelle disamine, ma non sempre è facile. Perché la storia di un gruppo di uomini che lavora tanto - credete - per raggiungere un obiettivo e poi se lo vede sfumare all’ultimo non può lasciare indifferenti. Chi ha vissuto il pomeriggio del Castellani non dimenticherà la faccia di Armando Izzo, quella del Gallo Belotti, non dimenticherà l’abbraccio collettivo dei tifosi subito dopo la partita. Una partita brutta, una figuraccia che si doveva e si poteva evitare, ma che se possibile ha rafforzato ancora di più il legame tra il Toro e chi lo ama veramente.

"Arriverà presto il tempo di tracciare una linea e di fare un bilancio di quanto accaduto, oggi però è il giorno del rammarico. Ed è il giorno, soprattutto, in cui dire grazie a Mazzarri e ai suoi ragazzi per aver emozionato chi li ha seguiti, dal primo giorno del ritiro di Bormio alla disfatta del Castellani, campo maledetto per il Torino (nel calcio i tabù esistono eccome). Lungo questi dieci mesi il Torino ha fatto cose buone, tante, sono stati commessi errori, certo. E sono emerse delle cose su cui lavorare per migliorare questo Toro, affinché sia destinato a crescere sempre di più e a non tornare indietro mai. Arriverà il giorno di analizzare tutto con calma, ma oggi è il momento di dire che il Torino una piccola vittoria l’ha conquistata: emozionare un popolo, farlo tornare a sognare. Gettando le basi per un futuro potenzialmente importante.