Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

columnist

Allarme rosso!

TURIN, ITALY - JANUARY 16: Andrea Belotti of Torino wins a header over Claudio Terzi of Spezia during the Serie A match between Torino FC and Spezia Calcio at Stadio Olimpico di Torino on January 16, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

PreparaToro / Sesto appuntamento con la rubrica di Marcello Tirrito, che analizza la preparazione delle partite in campionato

Redazione Toro News

Se il match di Coppa Italia ci aveva lasciati con l’amaro in bocca, contro lo Spezia è andata ancora peggio. La gara vista sabato, per quanto difficile e complicata, ha mostrato una crisi sia da un punto di vista tecnico/tattico, ma soprattutto a livello atletico: il gruppo sceso in campo non ha dato l’impressione nemmeno di volerla vincere.

In superiorità numerica dal 7’ minuto, il Toro ha effettuato meno di tre tiri in porta, qualcosa su cui pensare.

Su 53’52” di minuti di gioco effettivo, la squadra ha passato 14’28” nella metà campo avversaria (dati Lega Serie A). Su 106,73 km percorsi (dati Lega Serie A), Il Torino ha effettuato pochissimi momenti ad altissima intensità di corsa. Un dato, questo, molto preoccupante. Mancano le accelerazioni, quei famosi momenti dove si aumenta la produzione di forza muscolare e la sua applicazione. Tutte le prestazioni sportive possono essere qualificate e quantificate.

Sfatiamo il mito che afferma la difficoltà di ottenere risultati quando si giocano match temporalmente vicini e che di conseguenza non si possa migliorare la propria performance. Mi viene una domanda: più le gare sono vicine tra loro, più la performance migliora, oppure no?

LEGGI ANCHE: Efficienza in campo

La risposta è rinchiusa nel fatto che il giusto compromesso di programmazione, pianificazione e gestione dell’allenamento, in particolare le sedute di allenamento, aiutano il rendimento atletico. A mio avviso “La paura controlla l’ignoranza, la conoscenza controlla la paura”. Dopo una gara è lecito un recupero, soprattutto per chi ha giocato 90 e più minuti. È credenza comune che, se il giorno successivo alla gara disputata mi alleno nuovamente ad alto ritmo ed intensità, ci sono due rischi: in primis un possibile infortunio, poi di abbassare notevolmente il mio livello di allenamento. Ecco, niente di più errato.

Quindi come si potrebbe intervenire affinché ci siano i miglioramenti in termini di resistenza, accelerazione e forza muscolare per Belotti e compagni? Nella pianificazione della settimana bisogna ricordare che a “comandare” è sempre la partita. È la gara che determina l’orientamento degli allenamenti. La partita richiede ai giocatori, rapidità, velocità, capacità di accelerazione e decelerazione, forza e resistenza all’alta intensità. Tutte queste capacità sono direttamente comandate dal sistema nervoso, il quale ha la capacità di essere tanto più efficiente ed efficace quanto più viene stimolato. Quindi, se la partita è “affamata” di alta intensità, nelle 48 ore precedenti alla gara non bisogna dimenticarsi di mantenere “attiva la corrente”, ovvero dovranno essere effettuati lavori di forza esplosiva, forza veloce, accelerazioni e decelerazione con cambio di direzione, sprint su distanze brevi (10 o 20 metri) ovviamente eseguiti alla massima capacità possibile. Questo permette agli atleti di arrivare alla gara al massimo dell’attivazione neuromuscolare. Invece, i giorni più lontani dalla gara (72 e 96 ore prima della partita) permettono di lavorare su quegli aspetti più “affaticanti” come la resistenza all’alta intensità o la forza pura, che possono essere allenate con ottimi risultati tramite allenamenti HIIT specifici per il calcio (resistenza all’alta intensità) e lavori con sovraccarichi (pesi) o strumenti funzionali (forza pura).

La speranza è che qualcosa cambi, al più presto, altrimenti, a cambiare, sarà la categoria in cui giocheremo il prossimo campionato.

Preparatore atletico professionista torinese e allenatore di calcio con patentino Uefa B con un’esperienza ventennale da personal trainer, specializzato in riatletizzazione e allenamenti funzionali, ho lavorato fino al giugno 2020 nel settore giovanile del Torino FC.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.