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Toro, una tranquillità da ritrovare

Lo sguardo di Ventura nel Derby della Mole

Lo Psicologo Granata / Torna la rubrica del nostro Riccardo Agnello

Riccardo Agnello

"Nelle ultime 6, 7 partite è più che evidente una netta involuzione nel gioco e di conseguenza nei risultati che la squadra ha ottenuto, arrivando dal terzo/quarto posto di inizio campionato, all'undicesimo posto attuale. C'è da dire, però, che si son verificate tutta una serie di eventi che non hanno di certo favorito i ragazzi, a cominciare da qualche infortunio di troppo, passando per un pizzico di sfortuna in alcuni episodi (si veda il derby) e concludendo con qualche svista arbitrale che bene non ha fatto. Se si somma tutto questo a una serie di errori sia in difesa, sia sottoporta, il risultato è una vittoria che inizia a mancare da ormai troppo tempo.

"Sui social network e sui forum, così come nel mio studio, non si sprecano i dibattiti sulle possibili cause e la maggioranza sembra orientata a trovarle nell'approccio psicologico della squadra alle partite. Nella fattispecie, mi trova d'accordo la tesi proposta da un mio paziente nonché amico: dopo l'inizio spumeggiante si ha avuto l'impressione che qualche partita sia stata giocata con un pizzico di superficialità (Modena contro il Carpi ne è l'esempio più lampante) quasi come se il gol dovesse prima o poi arrivare perché "tanto siamo più forti", mentre ora, dopo qualche batosta di troppo, la squadra appare contratta e impaurita, regalando interi sprazzi di partita agli avversari.

"Questo momento di appannamento deve passare al più presto ed è necessario ricominciare a fare punti per tornare a lottare per i primi posti di una classifica che, mai come quest'anno sembra incerta ed equilibrata, e farsi scappare la chances di lottare per un posto in Europa sarebbe davvero un peccato. Per farlo però, occorre ritrovare la tranquillità e la spensieratezza del secondo tempo di quel Toro-Fiorentina che aveva incantato tutta Italia.

"Alla prossima dal vostro Psicologo del Toro!