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Bologna, il ritorno di Miha: “Io sono ancora qua. Non sono un eroe, ma un uomo”

Dichiarazioni / Le parole dell'ex tecnico del Torino che è tornato a parlare della sua malattia e della sua squadra con il coraggio e la grinta di sempre

Redazione Toro News

"Sono e sarò qui. Non sono un eroe, ma un uomo". Un Sinisa Mihajlovic commosso e commuovente è tornato a parlare a distanza di giorni della sua malattia e del suo Bologna. Una conferenza stampa emotivamente molto impattante quella dell'ex allenatore del Torino che ha indossato un copricapo rosso con una dolcevita dello stesso colore e poi ha citato la canzone di Vasco Rossi "Io sono ancora qua". La sorpresa iniziale, ovvero l'ingresso di tutti i giocatori del Bologna dalla porta principale dell'ospedale Sant'Orsola, ha reso ancor più indimenticabile il momento. Tante le parole spese da Mihajlovic.

PERCORSO - Sul percorso di cure sostenuto ha detto: "L'ultima volta che ho parlato era il 13 giugno, quando ho annunciato la mia malattia, dopo questo percorso che ho fatto ho scelto di fare questa conferenza insieme ai medici che mi hanno curato. Voglio spiegare qual è stato il mio percorso e il mio stato di salute. In questi 4 mesi difficili ho conosciuto persone straordinarie, gli infermieri che mi hanno curato e supportato. Ho un carattere forte, a volte difficile, loro sono stati meravigliosi. Ringrazio chi ha fatto striscioni, pellegrinaggi, lettere. E' stato bellissimo, voglio ringraziare tutti".

CURE - Invece, sulle cure a cui si è sottoposto e a cui si dovrà sottoporre ha aggiunto: "Questa malattia non si può vincere solo col coraggio ma con le cure. Non c'è da vergognarsi, l'unica cosa che i pazienti non devono perdere è la voglia di vivere. Serve pazienza per combattere questa malattia, è bastarda. Passare quattro mesi in una stanza senza prendere una boccata d'aria non è stato facile. Ho ancora paura, ma mi fa rigare dritto, non mi fa esagerare. Più tempo passa e più riprendo le forze. Spero di uscirne come un uomo migliore, nella mia vita precedente la pazienza non era il mio forte. Ora è una dote che devo avere, mi godo ogni minuto".