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Cagliari, l’attacco è spuntato: solo Joao Pedro a rete nelle ultime sei gare

Lorenzo Chiariello

Focus on / Il reparto offensivo dei sardi ha dato prova di avere alcune criticità evidenti nel corso dell'ultimo mese

"Archiviato il pareggio interno contro il Genoa, per il Torino di Davide Nicola è giunto il momento di un nuovo importante faccia a faccia in ottica salvezzaBelotti e compagni sono infatti attesi dalla trasferta in Sardegna - in programma questo venerdì alle ore 20:45 - per sfidare il Cagliari di Eusebio Di Francesco. In classifica, i rossoblù occupano il 18° posto e tallonano i granata, che si trovano un gradino più su, ad appena due lunghezze di distanza. Quella che il Toro si troverà di fronte è però una squadra che ha manifestato molte difficoltà in stagione, soprattutto nell'ultimo mese, per quanto riguarda il reparto offensivo.

"BILANCIO - Nelle ultime sei giornate, il Cagliari ha raccolto cinque sconfitte - contro Fiorentina, Milan, Genoa, Lazio e Atalanta - ed un solo pareggio. E cosa ancor più significativa è andato in gol con il solo Joao Pedro nell'1-1 conquistato alla Sardegna Arena contro il Sassuolo. Se dunque il problema principale del Toro emerso contro il Genoa è stato rappresentato dall'improduttività offensiva, si può dire qualcosa di simile anche per la squadra di Di Francesco. Anzi, il problema dei sardi è ancora più profondo se si considera che nello stesso intervallo di tempo - le ultime sei partite - i granata hanno segnato sei gol.

"PEDINE - La batteria degli attaccanti e dei giocatori con spiccate doti di finalizzazione a disposizione del tecnico ex Roma è però tutt'altro che da sottovalutare. Finora, il Cagliari, che è stato schierato sia con il 4-2-3-1 che con il 3-4-2-1, ha costruito le proprie azioni offensive perlopiù costruendole sull'azione di un'unica punta, supportata da due o tre giocatori alle sue spalle. I granata dovranno stare particolarmente attenti soprattutto a Joao Pedro, terminale offensivo e capocannoniere dei sardi per distacco, con 11 reti messe a segno sin qui, alla pari di Belotti. Osservati speciali dovranno essere anche Leonardo Pavoletti, Radja Nainggolan e Giovanni Simeone, le doti dei quali non vanno mai sottovalutate.