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Juventus, Pirlo: “McKennie, Arthur e Dybala non sono convocati per il derby”

TURIN, ITALY - JULY 31: Andrea Pirlo during the press conference of the unveiling of Andrea Pirlo as new U23 team coach at Allianz Stadium on July 31, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Conferenza Stampa / L'allenatore bianconero ha parlato alla vigilia del Derby della Mole in programma domani allo stadio Olimpico Grande Torino

Cecilia Mercatore

Andrea Pirlo ha parlato alla vigilia del Derby della Mole. Il tecnico bianconero ha tenuto quest’oggi la conferenza stampa in vista di Torino-Juventus, partita in programma domani alle ore 18:00. "I tre giocatori coinvolti l'altra sera non sono convocati per la partita di domani e torneranno a lavorare col tempo e vedremo quando. Non voglio più avere a che fare con questo discorso", ha esordito Pirlo. "Quando si prendono queste decisioni - aggiunge l'allenatore - le prendiamo insieme. Per quanto riguarda la parte tecnica, ho deciso io. Queste cose sono sempre successe, ma è normale che vengano fatte quando non si possono fare. Questo non è il momento per quello che sta succedendo nel mondo. Non era il momento giusto per farlo nel rispetto di tutti quelli che rispettano le regole e poi a due giorni dalle partite. Volevamo dare un segnale, siamo degli esempi ed è giusto comportarci come esempi".

LA PARTITA -"Il Toro è cambiato perché i due allenatori sono completamente diversi, giocano con moduli diversi. Le squadre di Nicola hanno un’impronta ben precisa, ha fatto bene e sappiamo bene cosa troveremo in campo. Dovremo affrontarla con grande rabbia, dopo il Benevento abbiamo voglia di rivalsa, in più è un derby e va giocato con aggressività e voglia di vincere. Non c’è stato nessun confronto con la squadra al completo, sono arrivati solo ieri i giocatori. Abbiamo parlato con tutti singolarmente. Sappiamo l’importanza della gara e sappiamo cosa è successo nelle settimane precedenti. Parleremo prima della partita e la affronteremo al meglio". Il tecnico bianconero ha poi proseguito: "L’obiettivo è di vincere tutte le partite. Poi vediamo cosa succede davanti e dietro. Giochiamo partita per partita e proviamo a fare più punti. Il nostro obiettivo non cambia. Bisogna dire che c’è da ripartire perché bisogna andare avanti, voltare pagina e cercare di migliorare. Tutte le volte che c’è una caduta c’è sempre da ripartire. C’è sempre la stessa voglia di vincere un derby, sia da una parte che dall’altra. Non ne ho mai giocato uno con la paura di perderlo, è sempre una partita a sé. L’obiettivo è sempre quello di vincere per la squadra e i tifosi".

Al tecnico poi vengono poste alcune domande sui singoli, a partire da Alex Sandro: "Lui sta bene, ha recuperato dall'infortunio. Ha avuto modo di allenarsi con la squadra, è uno dei pochi che non ha avuto problemi e si è potuto allenare regolarmente".

Mentre su Danilo spiega: "È a disposizione, aspettiamo gli ultimi tamponi e domani vedremo chi avremo a disposizione. Opzione sia in difesa che a centrocampo". 

Ronaldo sta bene? "Sì, era giustamente arrabbiato perché nelle qualificazioni ai Mondiali deve esserci il VAR e la gol line technology. Sono partite importanti".

Per quanto riguarda Bernardeschi spiega: "Lui può fare sia il terzino sia l’ala, le sue caratteristiche per me sono quelle da esterno". 

Poi parla di Chiellini, il difensore toscano aveva lasciato anzitempo il ritiro della Nazionale: "Sta bene, non poteva giocare la seconda e la terza gara per il campo sintetico. Ringraziamo Mancini, si è allenato bene e speriamo di poterlo vedere ancora a lungo. Abbiamo studiato delle varianti come quando c’è tempo ma era difficile proporle agli altri". 

Sulla questione portiere, Pirlo spiega: "La squalifica a Buffon non ce la aspettavamo. Per quanto riguarda Szczesny aspettiamo il tampone, altrimenti è pronto Pinsoglio".

Non manca la domanda sul futuro di Andrea Pirlo. L'allenatore bianconero risponde: "È stato ribadito dalla società. Partita dopo partita, penso a far bene il mio lavoro. Chiaro che se perdi 10 partite vai a casa. Ma io voglio continuare a lavorare nella Juventus". Il tecnico conclude spendendo due parole sulla squadra: "C’è unità di intenti, la squadra ha sempre avuto un solo obiettivo, siamo sempre andati nella stessa parte e continueremo a farlo".