Brasile U23-Giappone U23 2-3: Lyanco, altri novanta minuti nelle gambe

Il Brasile U23 perde per 3-2 il match andato in scena ieri sera alle 21 all'Arena Pernambuco a Recife contro il Giappone U23. Lyanco, capitano della selezione olimpica brasiliana, è stato schierato dal CT del Brasile U23 Andrè Jardin dal 1'. Il difensore granata ha giocato quindi tutta la partita, mettendo nelle gambe minuti preziosi col fine di ritrovare la miglior condizione fisica possibile in vista delle partite di campionato con il suo Torino.

LA PARTITA - Il Brasile U23, come detto, è stato sconfitto in casa dal Giappone U23 per 3-2. I verdeoro sono passati inizialmente in vantaggio grazie alla rete di Cunha al 15'. Al 28' Tamaka ha segnato il gol del momentaneo pareggio, prima di segnare la doppietta personale al 52' che ha permesso agli asiatici di passare in vantaggio. Ma non è finita qui: Nakayama al 68' ha messo al sicuro il risultato mettendo a segno il terzo gol del Giappone. A nulla è servita la rete di Paulinho all'81'. Nel finale di partita espulso Machida tra le file del Giappone.

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MINUTI IMPORTANTI - Grazie alla partita giocata ieri sera, Lyanco è riuscito a mettere minuti nelle gambe: un'ottima notizia per lui che ha bisogno di giocare con continuità per evitare problemi muscolari. Il difensore del Torino sembra essersi definitivamente alle spalle gli infortuni che lo hanno tenuto lontano dal terreno di gioco ad inizio stagione e, dopo il match con il Napoli in campionato che lo ha visto protagonista dal 1', ora è pronto a confermarsi con i granata. Nell'ormai consolidata difesa a tre di Walter Mazzarri, il brasiliano andrebbe ad occupare il ruolo di terzo difensore a sinistra, al fianco di Izzo e Nkoulou, come appunto visto nell'ultima partita contro i partenopei. Appena ritroverà la migliore condizione fisica, Lyanco potrebbe essere il vero innesto del mercato estivo del Torino e così facendo la difesa granata potrebbe ritornare ad essere insuperabile come quella vista la passata stagione. O almeno, questo è l'auspicio di Mazzarri.