EDOARDO BRUNETTISperiamo che questo sia l’anno buono. Se lo ripetono in molti nel Torino visto che nelle ultime due stagioni i Giovanissimi Nazionali hanno regalato più amarezze e delusioni che altro. Prima i ‘90 guidati da Teodoro Coppola, che sono affondati in campionato uscendo subito dalla lotta per passare il turno e finendo per giocare le ultime partite di campionato con otto difensori in campo per limitare i danni. Poi i ‘91 di Lorenzo Mazzeo che sono partiti malissimo, risollevandosi nel girone di ritorno, non riuscendo però a riparare ai danni fatti nei primi mesi della stagione. In questo caso però gran parte della colpa è stata data al fatto che non si era effettuata alcun tipo di preparazione. Adesso tocca ai ‘92 che annoverano in rosa i due figli d’arte Gianmario Comi e Simone Benedetti. Per cercare almeno di passare il primo turno, entrando quindi nelle prime due del campionato, è stato richiamato un tecnico che ben conosce questi ragazzi per averli allenati due stagioni fa, prima del fallimento: Gabriele Davin (nella foto). Il tecnico era stato allontanato dopo il fallimento, ma è stato richiamato da Antonio Comi appena ve ne è stata la possibilità, dopo aver passato una stagione nel Barcanova.Per rinforzare la rosa sono stati acquistati quattro giocatori. Dalla Cossatese ha fatto il suo ingresso nel mondo granata il difensore Nicolò Sperotto, che nella sua breve carriera ha già ricoperto quasi tutti i ruoli: “Nasco come attaccante, ma già nella Cossatese sono stato schierato più volte come difensore centrale, adesso mister Davin mi sta facendo giocare come terzino destro, ruolo a me nuovo. Devo ancora imparare bene i movimenti che devo fare, ma sono sulla buona strada – dichiara il neo acquisto – Il tecnico mi ha fatto un’ottima impressione, penso che da lui potrò imparare molto. Con i compagni mi trovo bene, posso dire di essermi già ambientato. Le mie aspettative? Spero di imparare e di giocare il più possibile, credo sia naturale”.Il reparto arretrato è stato rinforzato anche dall’arrivo da Napoli del centrale difensivo Andrea Moscarino, che può giocare anche come terzino destro. Il difensore è cresciuto nella Scuola Calcio San Sebastiano di Napoli: “Sono un giocatore molto forte tecnicamente, il mio difetto è la lentezza, ma credo di avere delle buone qualità, anche perché sennò non penso che sarei arrivato nel Torino tanto facilmente – spiega – Credo che questo sia un bel gruppo, possiamo fare bene in campionato e toglierci delle belle soddisfazioni. Su di noi non sentiamo alcuna pressione, nonostante nelle ultime stagioni in questa categoria i risultati abbiamo faticato ad arrivare. Penso di poter dire che lo scudetto non è irraggiungibile”. Insieme a Moscarino, da Napoli (stessa società) è stato prelevato anche il centrocampista Raffaele Borrelli che in mediana dovrà dettare i tempi alternandosi con Ippolito e Orlotti. “Mi sento pronto per questa avventura, io sono un centrocampista metodista, un ruba palloni che non si stanca mai di correre. L’ambientamento penso che sia ormai completato, mi trovo benissimo sia con il mister che con i compagni – racconta il mediano – L’obiettivo di questa stagione è vincere tutto ciò che è possibile, non dobbiamo porci limiti. Siamo un ottimo gruppo e possiamo fare benissimo, non ho paura di dire che il campionato possiamo anche aggiudicarcelo noi”. A chiudere la campagna acquisti è stato Fabio Usseglio, acquistato dal Barcanova. Il biondo difensore aveva fatto parte del secondo gruppo dei ‘92 due stagioni fa, venendo poi lasciato libero, come il suo attuale tecnico, dopo il fallimento. Una volta fallito il Torino Calcio il centrale difensivo ha raggiunto insieme alla maggior parte dei suoi compagni, l’ex tecnico della prima squadra dei ‘92: Veniero Pari che nel frattempo era passato dal Pino Torinese al Barcanova. Dopo una buona stagione nella società dilettantistica torinese è stato richiamato dal Torino per un provino in cui vedere se fosse il caso di riportarlo in granata. Dopo qualche giorno di allenamenti è stato deciso il suo tesseramento, che è avvenuto nell’ultimo giorno di calciomercato, sul filo del rasoio.Per il resto la rosa è stata confermata nella quasi totalità, con Davin che può contare su una compagine che può dire la sua in campionato, nonostante alcune perplessità dettate dagli scarsi risultati ottenuti nei tornei disputati contro altre squadre professionistiche durante la scorsa stagione. I pessimisti dicono che non c’è due senza tre, ma in società si pensa positivo. Una cosa però è sicura: gli attaccanti potranno scordarsi di andare a rete quattro o cinque volte a partita, come i portieri potranno dimenticare quei tranquilli pomeriggi passati in porta a veder giocare i compagni. L’ingresso nel calcio giovanile che conta, comporta anche questi inconvenienti.
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Giovanissimi, tabu’ da sfatare
EDOARDO BRUNETTI
Speriamo che questo sia l’anno buono. Se lo ripetono in molti nel Torino visto che nelle ultime due stagioni i Giovanissimi Nazionali hanno regalato più amarezze e delusioni che altro....
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