Finisce nel modo più amaro il 6° "Mamma Cairo" del Torino: i granata perdono anche la finalina di consolazione contro la Juventus ai calci di rigore. Una partita ben giocata dal Torino, che ha dominato per lunghi tratti, risultando però poco concreto: puntuale è arrivato il gol subito all'ultimo secondo. La roulette dei calci di rigore ha poi premiato la Juventus, trascinata da un super Petrelli. Il Toro deve mettere da parte questa parentesi amara e guardare al futuro: la squadra c'è e lo potrà dimostrare nelle settimane a venire. Da segnalare anche proteste del Toro per un rigore non assegnato dall'arbitro nella ripresa.
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Mamma Cairo, Torino-Juventus 5-7 d.c.r.: i granata masticano ancora amaro
Finale a Quattordio / I granata giocano bene ma vengono acciuffati all'ultimo secondo e poi perdono ai rigori. Ma la squadra di Coppitelli c'è
Coppitelli accoglie Ferigra e Damascan, due fuoriquota ('99) della prima squadra, un motivo che si ripeterà certamente anche per le prossime settimane. Ambrogio è provato terzino destro, con Gilli a sinistra. Le altre novità rispetto alla semifinale sono Murati mezzala destra al posto di De Angelis e Millico davanti a fare coppia con il moldavo. E' fin dalle prime battute derby vero, non mancano i contrasti e nemmeno gli accenni di nervosismo che Repace di Perugia deve affrettarsi a calmierare. A passare in vantaggio è la Juventus al 14' sfruttando un disimpegno errato di Sportelli: Petrelli recupera palla e si invola sfruttando il buco lasciato dall'ex Milan per fare secco Gemello con uno scavetto in bello stile. Ma il Toro non ci sta, reagisce e inizia a macinare gioco. Si impongono i granata, in campo: ci provano Millico e Onisa da fuori, poi arriva il pari, con Damascan al minuto 23, bravo a far centro sotto porta. La partita è un monologo del Toro, da lì all'intervallo, con i granata che hanno l'unico merito di non trovare il raddoppio. Le principali occasioni sono ancora per Damascan (37'), che pescato in area da Millico spara sul portiere tutto solo in area, e poi per Adopo (39'), che in area va via bene a Gozzi ma si fa ipnotizzare da Loria. Dall'altra parte la Juventus prova a fare male in ripartenza, con l'ala Moreno che risulta l'uomo più pericoloso: prima arma il destro di Francofonte, fuori di poco, poi si mette in proprio e prova il destro, deviato da Gemello (38').
Inizia la ripresa, pronti via e Millico decide di mettersi in proprio per spostare l'equilibrio: serpentina sul limite dell'area che manda fuori fase due difensori bianconeri, supera il terzo con un contrasto e fulmina Loria di destro. Applausi a scena aperta per il talento granata e per tutto il Toro, che continua a mantenere il comando delle operazioni. Coppitelli, che all'intervallo aveva inserito De Angelis e Isacco per Onisa e Murati, aumenta il peso offensivo sostituendo un buon Damascan e Adopo con Rauti e Djoulou. La Juventus ha qualità sebbene subisca per larghi tratti e appena mette il becco nell'area granata è pericolosa: prima Gemello deve togliere dalla porta un bel tiro del bravissimo Moreno (13'), poi deve raccogliere in fondo alla rete il pari di Petrelli: il bomber bianconero spizza imparabilmente di testa un cross dalla sinistra per la doppietta personale. Ma il Toro non molla e vuole assolutamente fare suo questo derby: ad incornata risponde incornata, quella vincente di Rauti (32'), che fulmina di testa Loria ed esulta alla CR7 a mo' di scherno. Si lotta sino all'ultimo pallone, Repace assegna un recupero di cinque minuti: prima Djoulou manca il gol davanti al portiere che avrebbe chiuso la partita, poi - al 50' - Petrelli trova il gol della beffa, sfugge alla difesa granata e, pescato davanti al portiere, non sbaglia mettendo a segno una grande tripletta. Per la seconda volta consecutiva il Toro subisce gol all'ultimo respiro: c'è da evitare certe ingenuità, ma la squadra c'è e lo potrà dimostrare in futuro.
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