EDOARDO BRUNETTIAntonio Pigino quest’anno ci riprova. Dopo gli ottimi risultati della scorsa stagione, dove la sua Primavera è giunta fino ai quarti di finale del campionato stupendo un po’ tutti, quest’anno il tecnico ci riprova convinto di poter far bene anche con il nuovo gruppo messogli a disposizione dalla società.
giovanili
Pigino: ‘Continueremo a stupire’
EDOARDO BRUNETTI
Antonio Pigino quest’anno ci riprova. Dopo gli ottimi risultati della scorsa stagione, dove la sua Primavera è giunta fino ai quarti di finale del campionato...
Partiamo dalla vittoria nel Memorial Ferraris di Asti. Che indicazioni ha tratto dal torneo?“La voglia di vincere del gruppo. Per me la crescita del gruppo determina la crescita dei singoli e in questi giorni sto vedendo una gran voglia di crescere da parte di tutti”.L’anno scorso lei era stato accusato di eccessivo difensivismo, quest’anno la si è vista schierare la squadra molte volte con un 4-3-3 molto offensivo.“L’anno scorso doveva essere così, perché erano tutte ‘tappe’ decise per far crescere i ragazzi e rinforzarli. Servivano le vittorie per dare convinzione al gruppo di essere forte, per dare forza alla squadra. Quest’anno è diverso, a me non è mai piaciuto fossilizzarmi sullo stesso schema, anche perché se il mio compito è quello di preparare i ragazzi al professionismo, non posso far finta di non sapere che ogni allenatore ha il proprio modulo. Così vedrete una Primavera camaleontica, pronta a cambiare modulo, partendo sempre però dal 4-3-3”.Antonio Comi la scorsa settimana ha dichiarato che spera che questa sia la stagione di Maikol Negro. Lei che ne pensa?“Io preferisco non parlare del singolo, perché questo vorrebbe dire dimenticarmi del resto del gruppo. Io dico che tutti faranno una buona annata, o almeno questa è la mia speranza”.Un’altra cosa che Comi ha detto, è che lei è molto soddisfatto della squadra che ha in mano.“Certo che lo sono, per me i miei ragazzi sono sempre i più bravi del mondo, fra noi c’è molto dialogo, li vedo vogliosi di fare bene e questo mi rendo contentissimo”.Però quest’anno sembra che il gruppo non sia unito come quello dell’anno scorso.“Lo zoccolo duro è rimasto, sono saliti alcuni Allievi e quindi ci sono delle dinamiche che vanno ancora consolidate, però io vedo una voglia di stare assieme che cresce. Poi è naturale che ci siano dei momenti in cui le cose non vano benissimo, anche all’interno di un gruppo affiatato, ma è una cosa normale. Anche l’anno scorso succedeva, ma io non mi sono mai preoccupato. Sono intervenuto poche volte fra i ragazzi, solo quando era necessario, perché io voglio che imparino a gestirsi da loro, imparando a stare assieme”.Intanto in prima squadra è salito anche il difensore Angelo Ogbonna.“Angelo è un ottimo ragazzo. Per lui è l’inizio: va ad allenarsi con la prima squadra quando c’è bisogno, ma poi viene a giocare con noi, quindi la strada da fare è ancora molto lunga. Lui ha capito che resta un ragazzo della Primavera e questo mi fa molto piacere, deve rimanere umile e continuare a lavorare come sta facendo adesso”.Cerchiamo di risolvere un rebus di questo inizio stagione: chi giocherà in porta?“Per me quello che conta sono le prestazioni, non ci sono gerarchie. Miolli era partito titolare per anzianità e stava anche facendo altrettanto bene, adesso però si è infortunato e al suo posto sta giocando Gomis che sta facendo bene. La scelta non è ancora stata fatta, e in rosa c’è anche Ferrauto che credo riuscirà a ritagliarsi il suo spazio. Chi farà meglio giocherà, in questo momento con l’infortunio di Miolli posso dire che il titolare è Gomis che ha saputo sfruttare bene l’opportunità che gli è stata concessa ad Asti”.Come si stanno inserendo gli ’89?“Bene. In ritiro ne ho chiamati molti per valutarli e alcuni li ho anche tenuti in rosa. Da quest’anno ci alleneremo insieme alla Berretti proprio per lavorare a stretto contatto rendendo possibile il confronto quotidiano e lo scambio di ragazzi in caso di bisogno.” (da “Granatissimo")
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EDOARDO BRUNETTI
Antonio Pigino quest’anno ci riprova. Dopo gli ottimi risultati della scorsa stagione, dove la sua Primavera è giunta fino ai quarti di finale del campionato...
Partiamo dalla vittoria nel Memorial Ferraris di Asti. Che indicazioni ha tratto dal torneo?“La voglia di vincere del gruppo. Per me la crescita del gruppo determina la crescita dei singoli e in questi giorni sto vedendo una gran voglia di crescere da parte di tutti”.L’anno scorso lei era stato accusato di eccessivo difensivismo, quest’anno la si è vista schierare la squadra molte volte con un 4-3-3 molto offensivo.“L’anno scorso doveva essere così, perché erano tutte ‘tappe’ decise per far crescere i ragazzi e rinforzarli. Servivano le vittorie per dare convinzione al gruppo di essere forte, per dare forza alla squadra. Quest’anno è diverso, a me non è mai piaciuto fossilizzarmi sullo stesso schema, anche perché se il mio compito è quello di preparare i ragazzi al professionismo, non posso far finta di non sapere che ogni allenatore ha il proprio modulo. Così vedrete una Primavera camaleontica, pronta a cambiare modulo, partendo sempre però dal 4-3-3”.Antonio Comi la scorsa settimana ha dichiarato che spera che questa sia la stagione di Maikol Negro. Lei che ne pensa?“Io preferisco non parlare del singolo, perché questo vorrebbe dire dimenticarmi del resto del gruppo. Io dico che tutti faranno una buona annata, o almeno questa è la mia speranza”.Un’altra cosa che Comi ha detto, è che lei è molto soddisfatto della squadra che ha in mano.“Certo che lo sono, per me i miei ragazzi sono sempre i più bravi del mondo, fra noi c’è molto dialogo, li vedo vogliosi di fare bene e questo mi rendo contentissimo”.Però quest’anno sembra che il gruppo non sia unito come quello dell’anno scorso.“Lo zoccolo duro è rimasto, sono saliti alcuni Allievi e quindi ci sono delle dinamiche che vanno ancora consolidate, però io vedo una voglia di stare assieme che cresce. Poi è naturale che ci siano dei momenti in cui le cose non vano benissimo, anche all’interno di un gruppo affiatato, ma è una cosa normale. Anche l’anno scorso succedeva, ma io non mi sono mai preoccupato. Sono intervenuto poche volte fra i ragazzi, solo quando era necessario, perché io voglio che imparino a gestirsi da loro, imparando a stare assieme”.Intanto in prima squadra è salito anche il difensore Angelo Ogbonna.“Angelo è un ottimo ragazzo. Per lui è l’inizio: va ad allenarsi con la prima squadra quando c’è bisogno, ma poi viene a giocare con noi, quindi la strada da fare è ancora molto lunga. Lui ha capito che resta un ragazzo della Primavera e questo mi fa molto piacere, deve rimanere umile e continuare a lavorare come sta facendo adesso”.Cerchiamo di risolvere un rebus di questo inizio stagione: chi giocherà in porta?“Per me quello che conta sono le prestazioni, non ci sono gerarchie. Miolli era partito titolare per anzianità e stava anche facendo altrettanto bene, adesso però si è infortunato e al suo posto sta giocando Gomis che sta facendo bene. La scelta non è ancora stata fatta, e in rosa c’è anche Ferrauto che credo riuscirà a ritagliarsi il suo spazio. Chi farà meglio giocherà, in questo momento con l’infortunio di Miolli posso dire che il titolare è Gomis che ha saputo sfruttare bene l’opportunità che gli è stata concessa ad Asti”.Come si stanno inserendo gli ’89?“Bene. In ritiro ne ho chiamati molti per valutarli e alcuni li ho anche tenuti in rosa. Da quest’anno ci alleneremo insieme alla Berretti proprio per lavorare a stretto contatto rendendo possibile il confronto quotidiano e lo scambio di ragazzi in caso di bisogno.” (da “Granatissimo")
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