"Che non sarebbe stata una partita semplice, lo si sapeva: il Bologna di Leonardo Colucci è un brutto cliente per chiunque, e lo diventa ancora di più se rinforzato da elementi di qualità dalla prima squadra, Alibec su tutti, non a caso autore di una grande rete su punizione, per il temporaneo 2-1 in favore dei rossoblu.Difficoltà a parte, è la seconda partita in 10 gare nella quale il Toro subisce due reti: prima d'oggi era successo soltanto con la Juventus, e mai nel primo tempo. E' la seconda volta, poi, che Mattia Aramu, pur trascinatore instancabile, fallisce dal dischetto: ad Empoli finì a lato, qui sulla traversa, ma non è certo un buon motivo per attribuire al fantasista granata, che si è immediatamente riscattato con una rete di testa utilissima e scaccia-pensieri, responsabilità non sue. Il motivo per il quale il Torino oggi ha pareggiato anziché vincere è molto semplice: grande qualità dell'avversario, rappresentata dalla velocità di un imprendibile Yaisien, di un indomito Di Cecco mattatore sulla fascia destra e di un Benatti che si conferma uno degli attaccanti più interessanti della catgoria. E poi... inutile negarlo, stavolta ci si è messa anche la sfortuna. Sui rigori falliti esiste un'intera letteratura calcistica che sarebbe impossibile riassumere qui, ma le leggi del calcio sono molto semplici: una rete in più ed i tre punti te li porti a casa.Difficile, insomma, attribuire colpe a qualcuno, persino all'estremo difensore Gilardi che, forse, avrebbe potuto intervenire con più precisione sul calcio piazzato che ha generato il vantaggio: il risultato, tutto sommato, rispecchia quanto visto in campo ed è più merito dei rossoblu che demerito dei granata. Certo... con un po' di precisione in più forse ora staremmo parlando di un'altra partita, ma non si può trascurare quanto di buono visto sul campo. Le note positive? La seconda gara consecutiva con Simone Rosso in rete, l'utilissimo "folletto" granata che spesso ha già tolto le castagne dal fuoco, anche nella passata stagione quando faceva la spola tra Primavera e Berretti; la dimostrazione, soprattutto nella ripresa, che nessuna delle formazioni incontrate finora abbia realmente qualcosa in più di questo Torino. Infine, la consapevolezza che la squadra ha carattere da vendere, e non si scoraggia neppure quando è sotto e calcia rigori sulla traversa. Un ottimo segnale di continuità, un pari che, lasciatecelo dire, a queste condizioni può considerarsi veramente utile, per ripartire, sabato prossimo, dal Genoa e, stavolta si, non lasciarsi sfuggire tre punti come ci si aspetta da una grande squadra.Il Toro, questo Toro, lo è anche quando pareggia.
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Toro Primavera, la partita più difficile finora…
Il commento a caldo post-partita / Contro un Bologna coriaceo il punto raggranellato è utile, ma con un po' di precisione in più...
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