di Ivana Crocifisso
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Primavera, domani il derby
di Ivana Crocifisso
Eccolo il derby, finalmente. Quello che al momento la Prima squadra non può disputare, ma che di anno in anno non manca mai nel Settore giovanile. E saranno le due squadre Primavera della...
Eccolo il derby, finalmente. Quello che al momento la Prima squadra non può disputare, ma che di anno in anno non manca mai nel Settore giovanile. E saranno le due squadre Primavera della città a giocarselo, domani. Torino e Juventus si ritroveranno sei mesi dopo la sfida che a Venaria vide trionfare i bianconeri. Un errore della difesa granata che di fatto regalo i tre punti alla squadra allora allenata da Bucaro.Qualche similitudine tra le due squadre c'è, come l'operazione di svecchiamento. Sia il nuovo allenatore bianconero, Marco Baroni, che Antonino Asta hanno cominciato a lavorare, l'estate scorsa, con un gruppo profondamente rinnovato. Lo scheletro, certo, è rimasto lo stesso. Che in entrambi gli schieramenti è costituito dai '93, pur senza rinunciare a qualche '92 d'esperienza (Libertazzi da una parte, Panepinto dall'altra). La Juventus si presenterà con il 4-2-3-1 che Baroni sta utilizzando ormai dall'inizio del campionato, vista l'abbondanza di esterni, punto di forza dei bianconeri. L'opposto di quanto capitato ad Asta questa estate, trovatosi orfano di quel tipo di giocatore (Miello e Taraschi due nomi su tutti) e costretto a cambiare modulo. Ma che domani il tecnico decida di tornare al suo 4-4-2, abbandonando momentaneamente il 4-3-1-2? Asta ci sta pensando, ha già giocato così quando Pagano è stato mandato in Primavera per riprendere condizione, e scioglierà i dubbi poco prima della gara. E per passare ai numeri, poco positivi per i granata, è noto ormai che il Toro non vince una stracittadina da sei anni. Per essere precisi dal 5 novembre del 2005, primo derby della gestione Cairo, terminato 1-0 in favore dei granata. Da allora in poi undici sconfitte consecutive. Il segno X manca dalla stagione 2004-2005, una costante del periodo tra il 2000 e il 2005, in cui in ogni stagione ad un pari si accompagnava una vittoria o del Toro o della Juve. Per trovare due vittorie del Toro, in casa e fuori, nella stessa stagione si deve scavare fino al '98/'99. Semioli e Lopez all'andata, Fissore e Lazzaro al ritorno, condannarono i bianconeri. Lo scorso anno, dopo tanto tempo, sembrava che finalmente il Toro avesse una squadra competitiva e in grado di lottare alla pari con la Juve. Le partenze eccellenti granata, fisiologiche per un Settore che deve puntare prima che ai risultati alla crescita dei ragazzi, sembra aver messo nuovamente tutto in discussione. Ma quello di domani sarà 'il' derby. Una gara in cui non basta partire favoriti.
(foto M. Dreosti)
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