"Questo è il quarto anno consecutivo di Moreno Longo sulla panchina della Primavera granata; tante voci nel corso di questi anni si sono succedute, sul possibile passaggio ad altre società (anche dall’altra sponda del Po’) o sul suo possibile addio che gli avrebbe consentito di cimentarsi già con il calcio “dei grandi”, ma l’allenatore torinese alla fine è sempre rimasto lì, e continua a stupire tutti.
giovanili
Primavera: Longo vuole continuare a stupire, alzando ancora l’asticella
Il tecnico della Primavera granata ogni anno continua a superarsi, dimostrando di essere un vero e proprio maestro con i giovani
"Sì, nel corso di queste stagioni Longo sta stupendo sotto tutti i punti di vista e sta smentendo le voci maliziose che si creano puntualmente attorno agli allenatori giovani e “inesperti” , che vogliono i loro buoni risultati figli del caso, della fortuna, di un’annata buona anziché del talento e delle capacità del tecnico. Invece Moreno Longo sta dimostrando di essere veramente un ottimo istruttore, prima ancora che allenatore, e di saperci fare davvero con i ragazzi che ogni anno cambiano: ogni stagione gli allenatori delle formazioni Primavera si trovano infatti di fronte a nuovi giocatori da plasmare, da crescere e “formare”. Due anni fa sedeva sulla panchina di un Torino che era veramente una corazzata: in quella Primavera erano presenti Gomis, Aramu, Gyasi, Barreca ed i granata sfiorarono lo Scudetto perdendo in finale ai rigori, contro il Chievo; un traguardo comunque ottimo se si guarda la stagione nel complesso, nonostante l’ovvio amaro in bocca finale.
"L’anno scorso, com’è normale che sia, di quella squadra erano rimasti soltanto alcuni elementi, e Longo ha saputo velocemente integrare i nuovi giovani con la vecchia guardia rimasta, andando addirittura oltre l’ottimo risultato della stagione precedente: tricolore conquistato, Scudetto cucito sul petto e Torino Primavera, finalmente, di nuovo Campione d’Italia. Ancora una volta, quest’anno se ne sono andati giocatori importanti, trascinatori, leader dentro e fuori dal campo: hanno lasciato il granata elementi del calibro di Rosso, Fissore, Morra, Graziano, Danza tutti grandi protagonisti della cavalcata del Torino fino allo Scudetto; ed ancora una volta mister Longo non si è scomposto ed in poco tempo ha ricreato un’unità di gruppo, un’identità di gioco precisa.
"Domani ser, contro il Middlesbrough, il tecnico granata si affiderà allo zoccolo duro, quello che ora è composto dai vari Procopio, Zaccagno, Edera, il capitano Mantovani & co per continuare a stupire ed avanzare in questa Youth League con un gruppo nuovamente di giovane creazione, all’interno del quale Longo ha saputo già rivitalizzare e far diventare protagonisti giocatori, ad esempio, come Segre, “scartato” dal Milan e autori di un'ottimo avvio di stagione in granata. Longo e la sua Primavera non si vogliono fermare, il tecnico vuole continuare a stupire ed a migliorare i risultati ottenuti negli anni precedenti, sempre plasmando nuovi giovani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA