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Primavera / Torino-Fiorentina 1-1, Coppitelli: “Pari che ci sta stretto”

Giovanili / Le parole di Coppitelli al termine della gara

Redazione Toro News

"Finisce con il risultato di 1-1 il match di andata dei quarti di finale play-off tra Torino e Fiorentina (qui il commento). Al termine del match, ecco le parole del tecnico granata Federico Coppitelli a Sportitalia: "Discussione finale con Bigica? Cose che capitano, ci sta che a fine partita uno si chiarisce. Non è successo niente, un episodio in campo, niente di più. Noi arriviamo a questi playoff dopo una cavalcata lunga e questo si vede un pochino, alcuni non sono al 100% e si vede. Il primo tempo è stato buono, con noi in controllo della palla, nella ripresa abbiamo tirato furi le energie mentali e nel momento migliore abbiamo preso gol".

"Ancora Coppitelli: "C'è grande soddisfazione per aver fatto bella figura contro una grande squadra davanti a tutte queste persone. Ci rende orgogliosi. Noi abbiamo ambizione ma anche soddisfazione: c'è un po' di rammarico perché credo che il pari ci stia un po' stretto. Non dobbiamo fare calcoli, affrontiamo una squadra forte e furba, servirà un grande Toro. Nell'arco delle tre partite contro di loro abbiamo fatto vedere che possiamo metterli in difficoltà".

"Prosegue poi ai nostri microfoni: "Con Bigica ci stimiamo molto, c'è stato solo un chiarimento su un episodio. Ripeto, non è stato niente di che. Ci saluteremo o litigheremo (ride ndr) al ritorno. Da un lato è chiaro che per la scia positiva che abbiamo fatto, sembrava che fossimo noi i favoriti. Loro però sono forti, il confronto è stato contro una squadra di altissimo livello. Non avevamo quel qualcosa delle nostre partite migliori, ma incide anche l'avversario. Loro hanno grandi individualità, guarda Sottil, Gori, Diakhate, in panchina hanno Meli. Nel primo tempo abbiamo faticato per meriti loro. E' un po' peccato perché sono entrati solo due volte in area, ma non sono troppo rammaricato perché sono orgoglioso del percorso fatto. C'era la sensazione di potercela fare, abbiamo fatto una buona figura".

"Ancora sui singoli: "Millico è stato fuori due mesi, l'ho fatto giocare dall'inizio contro la Lazio per allenarlo. La sua autonomia non è completa, anche Borello ultimamente al 75' si spegne fisicamente, ha un calo fisico. Non riesce a reggere più di un tot. Poi Bianchi sta facendo benissimo, aveva anche segnato. Volevo creare qualcosa con le due punte dall'inizio, memore anche delle altre partite contro di loro. Ho scelto Adopo e non Oukhadda per sfruttare qualche inserimento, ma anche Adopo sta facendo il ramadan è non è semplice. Ho provato a convincerlo a mangiare (ride), ma niente. Ovviamente non può essere al massimo. E' chiaro che dall'Udinese ad oggi l'abbiamo fatta in apnea, il picco massimo è stato in Coppa Italia in finale. Abbiamo preso consapevolezza. De Angelis è un altro che viene da un infortunio, è chiaro che se salti tante partite non è semplice. Non siamo nel momento migliore ma abbiamo dimostrato di poter fare una grande partita. Dalla panchina ho avuto la sensazione che potevamo vincerla".

"Infine, Coppitelli: "Si può giocare più o meno bene, ma siamo usciti con gli applausi del Filadelfia. Ci è stato riconosciuto e ci tenevamo, abbiamo dimostrato spessore. Adesso però ci stiamo confrontando col top d'Italia e non è semplice uscire tra gli applausi del Filadelfia. Ci deve essere grande orgoglio. Dobbiamo aver coscienza dei nostri mezzi ma anche quella cattiveria per vincerla, perché se le porti in equilibrio le partite come quella di oggi poi finisce che ti puniscono. Non entro mai nelle decisioni arbitrali, loro sono squadra "furba" e ci sta dal punto di vista calcistico. D'Alena nei primi minuti ha preso una valanga di falli, non ci han consentito di fare le transizioni dove noi siamo molto bravi. Dobbiamo essere furbi anche noi nel fare falli nel momento giusto. Non voglio fare sempre lo sfavorito, però questa cosa ci fa percepire i momenti di difficoltà in maniera corretta. Se noi pensiamo di essere più forti di loro non va bene, dobbiamo partire con l'ambizione di poter essere più forti di chi è superiore a noi. Noi facciamo un calcio ragionato e verticale: oggi abbiamo ragionato ma non siamo andati tanto in verticale".