"Si chiama Krjstian Matosevic l’alter ego laziale di Andrea Zaccagno: a difendere la porta della Primavera biancoceleste nella finale di Supercoppa Italiana contro il Torino, infatti, scenderà in campo con tutta probabilità il classe ’97 croato, una sicurezza quando si tratta di parate decisive.
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Torino-Lazio è anche Zaccagno contro Matosevic: sfida tra piccoli grandi numeri 1
Supercoppa Primavera / Due portieri classe '97, dalla caratteristiche diverse, ma dal futuro (quasi) assicurato
"IL GIGANTE CROATO - Arrivato in Italia nell’estate 2014 dal FC Luka Koper, Matosevic viene tesserato dal Catania, che gli consegna immediatamente le chiavi della porta rossoblù. Il giovane croato, infatti, altro quasi 2 metri, si distingue subito per riflessi e coraggio, e riesce a superare la concorrenza del più esperto Ficara diventando titolare inamovibile dei siciliani. Durante l’estate 2015, però, lo scandalo Catania obbliga il club a vendere, e anche Matosevic si trova sul mercato: la Lazio ne approfitta, individuando in lui l’erede perfetto di quel Guerrieri ormai aggregato in prima squadra, e si assicura il talento slavo. Quasi parallelamente, in uno strana storia da sliding doors, gli etnei cedono un altro portiere, questa volta serbo, al Torino, di nome Savatovic. Classe '98, Savatovic era il secondo di Matosevic ai tempi del Catania, ma se il primo è titolare nella Berretti granata, il secondo ha già disputato quest'anno disputato 8 partite di campionato con la Primavera della Lazio, e per tre volte è riuscito a mantenere la propria porta inviolata.
"UNA SFIDA APERTA - Dall’altra parte, tuttavia, il croato si troverà di fronte un numero 1 di tutto ripsetto, un giocatore nel giro delle Nazionali giovanili azzurre, consacrato dalla scorsa stagione come uno dei miglior prospetti del nostro calcio: Andrea Zaccagno, anch’egli classe ’97, il quale non è disposto a fare sconti, e combatterà insieme ai compagni per festeggiare il trofeo della SuperCoppa davanti al pubblico granata, chiamato a sostenere i ragazzi di Longo all’Olimpico di Torino. I due sono alla prima sfida diretta, ma il portiere laziale non sembra temere Zaccagno e compagni, e qualche mese fa, a proposito dell’incombente finale, aveva detto, senza troppi peli sulla lingua: “E’ giusto che se ne parli, vogliamo vendicare il risultato dello scorso anno, vogliamo vincere”.
"Matosevic, dunque, arriva a Torino per vincere e- dunque - per non prendere gol. Di contro, Andrea Zaccagno sta continuando a crescere come uomo e come portiere, e la sua presenza in campo non può che costituire garanzia di sicurezza e serenità all’undici che Longo sceglierà sabato sera, quando servirà un’altra notte magica all’Olimpico per sospingere i giovani granata ad un trofeo tanto importante.
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