"Cresciuto nelle giovanili del Torino, Silvano Benedetti, è passato per Parma, Palermo e Ascoli prima di diventare un pilastro della difesa granata nel 1987. E' stato protagonista di una finale di Coppa UEFA ad Amsterdam contro l'Ajax che è piena di rammarico. Dopo varie stagioni con la maglia del Toro è passato alla Roma per poi andare all'Alessandria e finire la carriera al Chieri. Ad una manifestazione del TC Sicilia Granata, l'attuale Responsabile della Scuola Calcio (per lui c'è un rinnovo in vista) ci ha raccontato qualche aneddoto sul percorso della Coppa UEFA e sul Torino di oggi.
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Torino, Benedetti: “Mihajlovic ha una gran voglia di lanciare giovani, Donnarumma ne è una prova”
Esclusiva TN / L'ex difensore granata, ora Responsabile della Scuola Calcio: "Ancora non dimentico la finale di Amsterdam, nella storia resta chi vince"
"Può raccontarmi qualche aneddoto sulla esperienza in Coppa UEFA col Toro?
""Un aneddoto particolare accadde durante il percorso di qualificazione, al ritorno con il Boavista, quando ad un certo punto, dopo i primi 15' di gioco, mi cadde il centravanti avversario sul ginocchio e mi si stirò il collaterale. Con questo tipo di infortunio non si gioca mai, ma ho tirato avanti fino alla fine del primo tempo, quando ho detto al mister che non ce la facevo più. Ma l'allenatore ha imprecato contro di me, ordinandomi di stringere i denti e di farcela a tutti i costi e alla fine sono rientrato in campo con un ginocchio praticamente rotto e sono andato avanti fino ad un minuto dalla fine con un Marchegiani che fece davvero tanti miracoli".
"Mi può raccontare la delusione della finale persa ad Amsterdam?
""A distanza di vent'anni ricordo ancora quella finale e penso sempre se avessi vinto quel titolo come saremmo rimasti nella storia. Nel calcio lascia l'impronta chi vince e non chi perde le finali".
"Come vede il Torino di oggi?
""Il Toro di oggi lo vedo molto bene, ha voglia di crescere e lavora molto sui giovani. Ha una base solida su cui mettere poi qualche innesto per formare una grande squadra. Chissà se magari un giorno vinceremo di nuovo lo scudetto, magari a breve".
"Come commenta la linea verde seguita dalla società?
""E' un ottimo progetto che sta dando ottimo risultati. Bisogna aver pazienza con i giovani e cercare di farli crescere. Dargli il giusto tempo per maturare: questa la ricetta per far emergere i giovani. Questo è stato reso possibile anche grazie all'ottimo lavoro di due allenatori eccellenti nella Primavera del Torino: Tonino Asta e Moreno Longo. Quest'ultimi hanno sfruttato la panchina della Primavera come trampolino di lancio per le loro carriere da allenatore, poiché allenare il Torino Primavera è già un gran privilegio".
"Cosa ne pensa dell'arrivo di Mihajlovic?
""Sinisa è un allenatore da Toro, che ha le caratteristiche giuste per trasmettere quella giusta grinta necessaria ad una squadra come i granata. Non a caso si fanno queste scelte, sono ponderate. Ha un grande carattere e ha un gran voglia di lanciare i giovani, come abbiamo già visto nel corso della scorsa stagione al Milan con Donnarumma".
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