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Torino e Robaldo: il 22 gennaio altro appuntamento. E c’è il problema-nomadi

Il punto / Il club granata aspetta ancora la consegna delle chiavi per dare il via ai lavori. Vanno evacuati i senza fissa dimora che hanno occupato le baracche

Gianluca Sartori

"Non finisce mai la telenovela Robaldo, per il Torino. La vicenda relativa alla futura casa del Settore Giovanile del Torino (cinque campi in Strada Castello di Mirafiori a Torino, che ospiteranno l'attività delle squadre dalla Berretti in giù), anche se la strada è in discesa da un pezzo, riserva sempre nuovi ostacoli. Ormai è noto, il Torino ha da quasi due anni le mani sul terreno, ma non è ancora riuscito ad iniziare i lavori di restauro. La vittoria della concessione risale al 21 marzo 2016, le firme per la ratifica dell'aggiudicazione provvisoria al 29 settembre 2017.

 Il terreno conteso del Robaldo

Oggi si cerca ancora di capire quale sarà il giorno in cui il club granata riceverà le chiavi dell'impianto, ormai abbandonato da una decina d'anni. In ballo ci sono dettagli burocratici relativi all'aggiudicazione definitiva, alle modifiche progettuali richieste dal Toro e, appunto, alla consegna delle chiavi. Un appuntamento tra Torino e Comune c'è stato lo scorso 18 dicembre, ma ha portato ad un nulla di fatto.

Il prossimo è stato fissato per il 22 gennaio: si spera che possa essere il giorno giusto per formalizzare il tutto e poter dare il via ai lavori. Intanto, spunta un altro problema: nelle ultime settimane, nelle baracche abbandonate del centro sportivo si sono sistemati alcuni nomadi senza fissa dimora. Occorrerà ovviamente evacuarli nel momento in cui il Torino prenderà possesso effettivo del terreno.