Primavera

Torino, la Primavera sfida il Milan per dare una svolta al suo campionato

I granata hanno bisogno di un risultato per svoltare mentalmente e riaprire il discorso salvezza

Roberto Ugliono

La permanenza del Torino nel Primavera 1 non dev'essere un miraggio, ma un obiettivo alla portata che occorre raggiungere a tutti i costi. Questo il messaggio lanciato dopo la Spal da Federico Coppitelli. Sabato alle 13 la partita contro il Milan sarà un'altra occasione per rilanciarsi. Potrebbe bastare un risultato positivo per ridare a questa squadra la consapevolezza nei propri mezzi, come ha spiegato sempre l'allenatore granata.

ASSENZE E RITORNO - L'aspetto mentale in questo momento è di vitale importanza. Per molti aspetti il Torino sembra rivitalizzato e l'emblema è il secondo tempo contro la Spal, quando - sotto di un uomo - i granata non si sono intimoriti e hanno provato a riaprire la partita. L'espulsione di Horvath poteva tagliare le gambe alla squadra, ma così non è stato. Per questo l'assenza dell'ungherese potrebbe non pesare. L'ex fantasista della Spal non sempre è stato un valore aggiunto e senza di lui la squadra nell'ultima partita ha girato meglio. A pesare, piuttosto, potrebbe essere l'assenza di Procopio. Il terzino sinistro resterà fuori per circa un mese dopo il problema muscolare rimediato nel riscaldamento contro la Spal. Per sostituirlo, in assenza anche dell'infortunato Greco,  le opzioni sono due: Tosisco o Celesia, che Coppitelli considera però maggiormente un difensore centrale. E proprio il ritorno di quest'ultimo sarà molto importante. Da sempre in granata, il difensore è un valore aggiunto per la squadra e uno dei giocatori con maggiore esperienza essendo al secondo anno in Primavera 1. A centrocampo, come detto prima, non ci sarà Freddi Greco: al suo posto dovrebbe giocare il 2003 Giorgio Savini, capitano dell'Under 18.

LA TESTA - Anche la sua grinta potrà essere un'arma in più contro il Milan. All'andata i rossoneri erano stati sconfitti in una delle migliori prestazioni dei granata. Ora serve il bis, che avrebbe un sapore decisamente diverso. Con Coppitelli la squadra sta lavorando bene, ma ora servono i risultati, quelli che permettano al Torino di avvicinarsi alla zona playout. Ma soprattutto quelli che potrebbero convincere tutti i giocatori di essere sulla strada giusta e di avere le potenzialità per salvarsi. La testa nelle difficoltà gioca brutti scherzi e Coppitelli lo sa bene. Per questo ora il suo obiettivo primario è rivitalizzare una squadra che sembrava essersi smarrita. I granata stanno tornando sul sentiero, il prossimo passo può essere quello decisivo.

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