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Torino Primavera, contro il Chievo è mancata la lucidità utile per ribaltare il risultato

Primavera / I due volti dei granata allenati da Sesia

Roberto Ugliono

Contro il Chievo si sono visti i due volti di questa Primavera del Torino targata Marco Sesia. Nella prima frazione i granata, grazie anche all’atteggiamento attendista dei clivensi, hanno tenuto il pallino del gioco con grande lucidità. I torelli, infatti, sono apparsi bravi nelle marcature preventive e nell’impedire al Chievo di sorprenderli in contropiede. Un leitmotiv che è durato fino al vantaggio del clivensi. Il gol dei gialloblù ha cambiato il volto ai ragazzi di Sesia, che, dopo una reazione immediata, hanno iniziato a giocare perdendo distanze e giocate utili per poter impensierire gli avversari.

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LUCIDITA’ - Nel secondo tempo, infatti, è venuta meno quella lucidità che aveva portato il Torino a dominare la prima frazione. Il calo mentale ha portato i granata a risultare frettolosi e a volte anche superficiale sia nella fase offensiva che in quella difensiva. Non a caso, dopo il gol di Nabil, il Torino non è più riuscito a creare particolari occasioni da gol, dopo che nel primo tempo Lucca e Rauti avevano avuto entrambi un’opportunità per portare in vantaggio i torelli. Il calo mostrato è da considerare come un errore di gioventù, sicuramente, ma che purtroppo ha colpito anche i giocatori più esperti e da cui ci si aspetta sempre di più.

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CONTINUITA’ - In particolare da Lucca e Freddi Greco, che da quando è iniziata la stagione non stanno fornendo prestazioni di qualità con la giusta continuità. Se una settimana fa la punta ex Brescia si era meritato i complimenti, contro il Chievo non è riuscito a dimostrare la crescita della scorsa settimana. Non solo per il gol sbagliato nel primo tempo, ma per la mancanza di qualità nelle giocate. I due assist forniti a Rauti sono ancora negli occhi di chi l’ha potuto vedere e contro il Chievo è apparso irriconoscibile. Stesso commento si può fare per Greco. L’ex Roma ha esperienza da vendere, visto che è anche un tassello della Nazionale di categoria, e dovrebbe essere un trascinatore in campo. Questi due sono il simbolo di una squadra che all’interno della stessa partita è riuscita a non trovare la giusta continuità. Quella contro il Chievo dev’essere una lezione importante per il Torino, che, se vuole salvarsi, deve imparare a non uscire mentalmente dalla gara e di continuare a giocare secondo le proprie caratteristiche a prescindere dall’andamento del match.