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Toro Primavera, ora è vietato illudersi

Novara - Torino 0-4, una gara senza storia quella che ha segnato l'esordio stagionale...

Diego Fornero

Novara - Torino 0-4, una gara senza storia quella che ha segnato l'esordio stagionale della Primavera granata di Moreno Longo. Una vittoria larga, netta, e meritata, che non deve, però, ingenerare facili illusioni: la stagione che verrà, infatti, non sarà certamente una passeggiata.CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA - Moreno Longo, nello scegliere l'undici iniziale, non a caso si è affidato alla 'vecchia guardia', 11 giocatori su 11 confermati dalla passata stagione, eccezion fatta per Filippo Scaglia, difensore classe '92 comunque ampiamente rodato e testato negli ambienti granata, fuoriuscito dalla Primavera di Asta due stagioni orsono e reduce da buone esperienze in Lega Pro al Bassano ed al Cuneo. Ancor più che una scelta tecnica, un segnale di continuità: dopo la grande stagione conclusa lo scorso mese di giugno il messaggio di Longo è chiarissimo, chi è arrivato deve conquistarsi questa maglia col sudore e con tanta forza di volontà.IL PICCOLO 'SEGRETO' DI LONGO - Che sia proprio la gestione dello spogliatoio operata dal tecnico granata, che non è solito fare 'figli e figliastri', il segreto di questo Torino? In campo, per il mister, scende sempre chi merita, ed a fronte di alcuni 'totem' inamovibili nella formazione della passata stagione, su tutti quell'Emanuele Gatto che, dalla cabina di regia, ha contribuito a costruire non pochi dei successi della Primavera granata, la formazione 2013/2014 è tutta da costruire, ed i tanti nuovi volti dovranno mettersi a completa disposizione del collettivo. Con Lorenzo Coccolo lontano dai campi per i prossimi 6 mesi, fresco di operazione al legamento crociato, e presupponendo un'alternanza davanti alla difesa tra Comentale e Moreo, saranno in molti a giocarsi il posto di mezzala nel centrocampo a tre di Longo: Graziano e Barale i prescelti per la prima (entrambi autori di una prestazione maiuscola), ma Rosa Gastaldo scalpita per un posto da titolare, e Parodi e Tavella possono essere eccellentemente adattati in quel ruolo.TANTE LE VARIANTI TATTICHE ANCORA DA SPERIMENTARE - Se il centrocampo è, forse, il reparto con meno certezze di formazione, anche in difesa manca un titolare assoluto: per far posto a Scaglia è stato capitan Ignico ad accomodarsi in panchina, ma quando, come ci auguriamo, il '92 partirà per qualche categoria inferiore, saranno comunque in molti a giocarsi quel posto. Lo stesso dicasi, del resto, per il tridente offensivo: difficile togliere il posto ad uno tra Gyasi e Aramu, una variabile potrebbe essere rappresentata dal 'folletto granata' Simone Rosso. Quest'ultimo, il più giovane del gruppo (un '95 di novembre, quasi un '96, che, secondo gli addetti ai lavori, sta ancora completando appieno il proprio sviluppo muscolare), velocissimo e tecnicamente molto dotato, si alternerà con i compagni, consentendo a Longo di utilizzare, oltre al modulo col 'falso nueve' (definizione intrigante che si sposa appieno con la formazione iniziale del tecnico granata), anche il tridente con una punta fisicamente possente davanti (Pardini, Sparacello e Capocelli rispondono appieno a questi requisiti). Tanto lavoro ancora da fare, insomma, per una stagione che, al di là dei risultati della prima giornata, non sarà certamente da sottovalutare: sabato 31 a Venaria arriva la 'matricola' Carpi, che si è concessa il lusso di battere il Genoa all'esordio assoluto nella categoria. Umore a mille per entrambi: conteranno, quindi, la fame ed i valori tecnici... tradotto in gergo, bisognerà mordere il campo e non mollare un centimetro. Con il giusto impegno, siamo sicuri che i ragazzi di Longo possano darci questa ed altre soddisfazioni.Diego Fornero