di Andrea Ferrini
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Zero titulos?
di Andrea Ferrini
Sentire lo Special One ammettere che è ''praticamente impossibile puntare al titolo'' non è cosa di tutti i giorni. Ci aveva abituati a uscite al limite del narcisismo cronico...
Sentire lo Special One ammettere che è ''praticamente impossibile puntare al titolo'' non è cosa di tutti i giorni. Ci aveva abituati a uscite al limite del narcisismo cronico che hanno fatto di questo personaggio l’allenatore più odiato e più amato della storia recente. Odiato da avversari e giornalisti, amato dai propri tifosi e anche da alcuni di altre squadre (come dimenticare i continui riferimenti alla ''giuve'' e agli innumerevoli favori arbitrali).
Mou è arrivato al Real Madrid, dopo la tripleta nerazzurra, con il compito di interrompere il dominio blaugrana nella Liga. Ma dopo la sconfitta di ieri contro lo Sporting Gijon, che ha sancito il temuto +8 del Barcellona sui blancos, ha dovuto farsi due calcoli e rendersi conto che anche se ''la matematica dice che la Liga non è finita ma obiettivamente, ora che la distanza passa da cinque a otto punti si può dire che è praticamente impossibile raggiungere il Barcellona''.
Il gol di De las Cuevas che decide il match ha inflitto a Mourinho la prima sconfitta casalinga in campionato dal 23 febbraio 2002, quando il suo Porto cedette in casa al Beira Mar. La striscia di partite senza sconfitte si ferma così a 150. Nonostante i 9 anni di imbattibilità casalinga siano stati interrotti Mou ha avuto il sangue freddo e la correttezza per andare negli spogliatoi avversari e congratularsi con ognuno dei giocatori. Un gesto molto apprezzato da Manolo Preciado, allenatore del Gijon.
Il Real resta in corsa per la Champions League nella quale ai quarti incontrerà il Tottenham e per la Coppa del Re. I detrattori dello Special One, non più tanto special, sognano da tempo di restituirgli con gli interessi il celebre ''zero tituli''.
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