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Esclusiva

Balestri a TN: “Torino piazza non per tutti, Juric è adatto. Ora servono punti”

MILAN, ITALY ? DECEMBER 10: Ricardo Oliveira of AC Milan competes with Jacopo Balestri of Torino during the Serie A match between AC Milan and Torino at Giuseppe Meazza San Siro Stadium on December 10, 2006 in Milan, Italy. (Photo by Newpress/Getty Images)

In esclusiva ai microfoni di TN si è concesso l'ex difensore di Toro e Salernitana che ci ha fornito alcune indicazioni sul match di domenica

Federico De Milano

I suoi capelli lunghi e il suo ardore agonistico sono ricordati con simpatia da moltissimi tifosi granata. Jacopo Balestri si concede ai microfoni di Toro News per una chiacchierata sulla partita tra Torino e Salernitana, due delle squadre in cui ha militato. Balestri, ex difensore di ruolo terzino sinistro, ha vestito la maglia del Toro per due anni dal 2005 al 2007. In granata ha vissuto la prima stagione in Serie B e la seconda in Serie A per un totale di 76 presenze. Balestri ha tra l'altro contribuito alla promozione in Serie A del Toro al termine della stagione 2005/06 con un fondamentale gol nella semifinale di ritorno Torino-Cesena terminata 1-0. L'allenatore degli emiliani, curiosamente, in quella partita era quel Fabrizio Castori che affronterà il Toro domenica dalla panchina della Salernitana.

Buongiorno Jacopo, riprende il campionato dopo la sosta per le nazionali e il mercato è finito. Come ripartiranno Torino e Salernitana dopo due sconfitte?

"Si tratta di due squadre che di fatto devono ancora iniziare questo campionato perché dopo due partite sono arrivati dei risultati negativi e nessun punto; diventa quindi importante riuscire a muovere la classifica. Io credo che il Toro in questo mercato abbia fatto dei movimenti importanti che possano essere utili a mister Juric. Dal canto suo la Salernitana ha preso Ribery, un giocatore dalle qualità incredibili, sicuramente in là con gli anni ma è un giocatore che può certamente dire ancora la sua".

Lei che conosce la piazza si sente di confermare che la Salernitana sarà sulle ali dell’entusiasmo dopo l’acquisto di Ribery?

"Assolutamente sì, io credo che portare un giocatore come Ribery a Salerno possa accendere un'entusiasmo incredibile. Si tratta di una piazza che dopo tanti anni è tornata in Serie A e di conseguenza ha grande voglia di mettersi in gioco e poi un'acquisto del genere fa sognare i tifosi. Uno come Ribery che ha vinto tutto in carriera può solo fare piacere a tutto l'ambiente".

 FLORENCE, ITALY - JANUARY 23: Franck Ribery of ACF Fiorentina in action during the Serie A match between ACF Fiorentina and FC Crotone at Stadio Artemio Franchi on January 23, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Le piace la scelta di Juric come allenatore? Può far tornare il Torino ad alti livelli dopo due stagioni difficili?

"Torino non è una piazza per tutti, ha un passato storico e una tifoseria importante quindi è chiaro che la squadra ha delle pressioni che da altre parti non ci sono, però allo stesso tempo è anche una piazza che ti stimola molto. Sono convinto che Juric in questo momento abbia capito quali possano essere i punti deboli della squadra e magari con i nuovi acquisti potrà trovare un assetto che possa garantire determinate certezze. Ho visto la prima di campionato con l'Atalanta e la squadra non meritava di perdere, a Firenze invece la prestazione ha lasciato un po' più a desiderare però siamo all'inizio del campionato e sicuramente questa gara che arriva darà la possibilità al Torino di ricominciare in maniera positiva. Io credo che Juric sia adatto all'ambiente del Toro, poi alla fine parla sempre il campo ma io sono convinto che lui abbia i requisiti giusti per dare un futuro roseo al Toro. Juric ha già dimostrato a Verona di saper valorizzare molto le rose che ha a disposizione e sono certo che lo farà anche a Torino".

Da ex difensore che opinione si è fatto della retroguardia del Toro? Ha perso Sirigu e Nkoulou ma nonostante ciò sarà in grado di competere? Chi le piace di più?

"L'anno scorso ho avuto l'occasione di vedere alcune partite dal vivo e a me Bremer ha fatto un'ottima impressione, è un giocatore che sta facendo molto bene, poi c'è anche Izzo che è un giocatore che dà solidità. Secondo me ci voleva qualche cambiamento, quando non riesci ad avere dei risultati bisogna cambiare qualcosa anche per stimolare chi rimane. Questo perché quando sei in un ambiente dove le cose non vanno bene le cose te le porti un po' dietro. Il Torino ha un reparto difensivo che dovrà essere collaudato da Juric nel modo giusto ma ha le qualità per ben figurare. Quando si parla da fuori si è tutti bravi, poi l'allenatore vede tutta la settimana i giocatori e sa cosa è meglio fare. Avendo giocato a buoni livelli per tanti anni so cosa vuol dire quando si ha un periodo negativo dove le cose non vanno bene anche se ti impegni alla morte. Ci sono tante dinamiche che non si possono calcolare da fuori ma ora secondo me il Toro ha un reparto difensivo che può dire la sua".

 FLORENCE, ITALY - MARCH 4: Martin Jorgensen of Fiorentina in action against Jacopo Balestri of Torino of Torino during the Serie A match between Fiorentina and Torina on March 4, 2007 at the Artemio Franchi Stadium in Florence, Italy. (Photo by NewPress/Getty Images)

La Salernitana ha preso 7 gol nelle prime due gare, con una difesa così in difficoltà la salvezza è possibile? Il Toro sarà in grado di approfittare di questa situazione?

"Fare le previsioni dopo due giornate di campionato è difficile. La Salernitana però ha incontrato la Roma che ha già una sua fisionomia e rispetto ad altre squadre sembra già più solida. Ovvio che prendere 4 gol in casa non è mai una cosa positiva però la Roma era un avversario difficile da incontrare. A Bologna invece si poteva pensare di fare un risultato diverso però nel calcio vince chi segna di più. Quella di domenica sarà sicuramente una partita nella quale il Toro dovrà provare a giocare su questo fattore perché la Salernitana non sarà tranquilla dopo aver subito tanti gol nelle prime due partite".

Chiuderei chiedendole se ha qualche aneddoto da raccontarci riguardo le sue esperienze a Torino e Salerno.

"Io mi sono trovato bene in entrambe le città, a Torino ho vissuto una promozione storica e i ricordi sono belli per entrambe le piazze. Di aneddoti ce ne sarebbero tanti, mi limito a dire che i gruppi di entrambe le squadre in cui ho giocato erano forti, si riusciva ad avere una grande armonia. A Salerno in Serie C perdemmo i playoff in finale contro il Verona e non siamo riusciti a festeggiare la promozione, a Torino invece sì e sicuramente il gruppo è stato determinante. Col Toro prima delle partite facevamo le guerre scherzosamente negli hotel, avevamo un modo tutto nostro di essere squadra e fare delle risate insieme. Di quella stagione ho davvero un bellissimo ricordo".

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