Balestri, se le aspettava due vittorie consecutive in trasferta? “Onestamente ci speravo. Soprattutto quello di sabato però è stato un risultato voluto ma insperato, visto come è maturato. Vincere due partite consecutive in trasferta, specie nel campionato cadetto, non è mai cosa facile anche per squadre accreditate alla vittoria finale, come la nostra. Ci stanno servendo per prendere ancora più consapevolezza nei nostri mezzi e per fare morale”.
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Balestri: ‘Non possiamo più nasconderci’
Balestri, se le aspettava due vittorie consecutive in trasferta? “Onestamente ci speravo. Soprattutto quello di sabato però è stato un risultato voluto ma insperato, visto come è maturato. Vincere due partite...
La difesa, anche sabato, non ha incassato gol…”Ma il merito è di tutta la squadra. Siamo coperti bene dal centrocampo che ci aiuta molto in fase difensiva”.
Balestri, ha rinunciato alla A per il Toro. E’ ancora più convinto della scelta fatta? “Lo ero già all’inizio. Venire a Torino per me è stato un motivo d’orgoglio. A parte i risultati che stiamo ottenendo, sono molto contento del gruppo che stiamo formando, un gruppo fantastico, fuori e dentro il campo. Un gruppo che ha una gran voglia di centrare l’obiettivo finale”.
Difesa meno battuta sì, ma anche l’attacco non scherza…”In serie B nessuna squadra ha due calciatori della forza di Muzzi e Stellone. Poi abbiamo anche Rosina, con la sua fantasia. E Fantini con la sua potenza”.
Balestri, con Taibi, non è mai uscito dal campo in questo avvio di campionato…”Sono contento di questo. Molto soddisfatto. Mi piace stare sempre in campo. Sono uno che riesce a sorreggere bene fisicamente certi ritmi, come quelli di questo periodo”.
Quando c’è un parapiglia, in mezzo c’è sempre Balestri…”Ma io sono così, uno passionale. In campo non conosco nessuno. Sono un toscano molto sanguigno. Con l’agonismo e la grinta riesco a sopperire ad alcuni limiti tecnici”.
Che allenatore è De Biasi? “E’ un uomo dal grande temperamento. Che sa sempre infonderti la carica giusta prima di entrare in campo. Poi è un allenatore con schietto e leale, componenti queste fondamentali nel calcio”.
Qual è il compagno che l’ha stupita di più? Senza dubbio dico Stellone. Anche a Reggio me ne avevano parlato bene, ma non pensavo fosse così forte. E’ un gran giocatore. Meglio averlo come compagno che come avversario, sarebbe stata veramente dura”.
Infine, per poco sabato a Catanzaro, non segnava un grandissimo gol…”Sarei scappato via dal campo. Avrei smesso di giocare. Sì, effettivamente è venuto fuori un tiro stupendo. Peccato non sia bastato per far gol”.
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