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Barone: “Al Torino ho cambiato più allenatori che in tutta la mia carriera. Ora invece…”

TURIN, ITALY - FEBRAURY 26:  Simone Barone of Torino and Jonathan Zebina of Juventus in action during the Serie A match between Torino and Juventus at the Stadio Olimpico on Febraury 26, 2008 in Turin, Italy. (Photo by New Press/Getty Images)

Esclusiva TN / L'ex centrocampista granata ai nostri microfoni: "Adesso la struttura societaria è molto più solida"

Gualtiero Lasala

"La partita tra Chievo Verona e Torino si sta avvicinando, e noi di Toro News abbiamo contattato un doppio ex della sfida, ovvero Simone Barone: tre stagioni in granata per lui, due tra gli scaligeri, ha vissuto entrambi gli ambienti da molto vicino. Oggi è un allenatore: dopo le esperienze con Modena Primavera e Juniores del Parma, ha seguito Gianluza Zambrotta in India come vice-allenatore del Delhi Dynamos. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:

"Buonasera signor Barone, Lei è stato un doppio ex di Chievo e Torino: domenica ci sarà il match tra le due, lei da che parte starà?

"“Io non tifo nessuna squadra, mi piace vedere ed analizzare il calcio, guardo la tattica e i movimenti, perché sto provando a cimentarmi nel lavoro dell’allenatore. Mihajlovic e Maran sono due tecnici che hanno le proprie idee, sono due ottimi allenatori con due concezioni di calcio molto diverse. Al Toro ho giocato tre anni e al Chievo due anni, sono state di conseguenza due squadre fondamentali per la mia crescita professionale.

"Secondo lei Belotti può vincere il titolo di capocannoniere? E farebbe bene a restare in granata?

"“Gli auguro che possa vincerlo perché è italiano e fa sempre piacere vede un attaccante nostrano fare tanti gol e vincere il titolo di capocannoniere, è normale che la sfida sia molto dura, perché ha un giocatore (Dzeko) a pari merito, e un altro (Higuaìn) a sole due lunghezze. Belotti però ha grande voglia e il Torino vorrà farlo trionfare in questo traguardo, perché è una cosa importante.

"“Sarebbe una cosa normale che, se dovessero arrivare richieste importanti da squadre che fanno la Champions, il Gallo le sfruttasse, ma sarebbe bello se rimanesse.

"Parlando di Mihajlovic, secondo lei, riuscirà a mantenere le promesse e trovare l’Europa nella prossima stagione?

"“Il Toro secondo me, già da qualche anno con la gestione precedente di Ventura, si vede che ha una base importante, che parte da una buona società. Se Mihajlovic dovesse riuscire a mantenere intatto un blocco di questa stagione, unendolo ad acquisti di qualità, potrebbe raggiungere l’Europa League, anche se la lotta sarà agguerrita come quest’anno. Quest’anno mi ricordo tante partite in cui il Toro ha giocato bene e poi è uscito dal match, non riuscendo a capitalizzare e ad ottenere il massimo dalle gare.

"Le piacerebbe allenare in Italia?

"“Io adesso sto seguendo il mio percorso, sono stato in India e ci tornerò per continuare il mio percorso con Zambrotta. Allenare in Italia è un mio sogno, l’importante sarà avere l’opportunità per crescere. Io ho già fatto esperienza, partendo dal settore giovanile e ho già notato grandi differenze con le squadre professionali.

"Le viene in mente un aneddoto riguardo al periodo in cui vestì la maglia granata?

"“Ero semplicemente un professionista, cercavo di impegnarmi ogni giorno, riuscivo talvolta a fare bene e altre volte invece no, ma è normale. Il Torino di allora non è paragonabile a quello di oggi. Adesso la struttura societaria è molto più solida, nel periodo in cui ci sono stato io ho cambiato più allenatori in granata che in tutta la mia carriera. Devo dire che ho vissuto bene sia nella città di Torino, che era molto accogliente, ma anche il rapporto con i tifosi, che sono sempre stati molto caldi e appassionati.