"Non ha mai avuto peli sulla lingua anche quando è stata toccata la "sua" Juventus. Perchè lo sport deve prevalere sempre, anche a scapito della propria passione sportiva. Così sale l'autorevolezza di Roberto Beccantini, firma di spicco de La Stampa e opinionista de La Domenica Sportiva.
interviste
Beccantini: ‘Calcio da Jurassik Park’
Non ha mai avuto peli sulla lingua anche quando è stata toccata la "sua" Juventus. Perchè lo sport deve prevalere sempre, anche a scapito della propria passione sportiva. Così sale l'autorevolezza...
"Condivide la scelta della Juve di non ricorrere al Tar?
"“Sì. Ero contrario al ricorso e l'ho scritto. I Tar mi fanno venire l'orticaria. Nessuno obbliga nessuno a far parte del mondo del calcio. Chi vi entra deve accettare la giustizia sportiva: che naturalmente, quando colpisce la propria squadra, non è mai giusta. In materia di Tar, ho letto commenti molto superficiali. I tifosi juventini pensavano che il tribunale del Lazio li avrebbe riportati "automaticamente" in A. Invece no. Ne sarebbe scaturita una guerra logorante, con la Fifa pronta a intervenire. Già nell'estate del 2003, avevo combattuto l'invasione dei Tar manovrati da Gaucci. Non ho cambiato idea”.
"Deschamps è apparso perplesso, secondo lei perchè la dirigenza della Juve ha scelto questa strada?
"“Capisco lo sconcerto di Deschamps. La strategia dei nuovi dirigenti è stata troppo ballerina. Conciliante all'inizio (alludo al "patteggiamento" dell'avvocato Zaccone), aggressiva in corso d'opera, di nuovo conciliante, e patteggiante, sul traguardo. Credo che il Cda bianconero abbia usato il Tar come arma di pressione, per spuntare un ulteriore sconto. Sconto che avrebbe avuto (e avrà) rispettando l'iter canonico: l'Arbitrato del Coni dopo la conciliazione fallita”.
"Alla fine cosa si aspetta da questi appelli? Resteranno le ultime sanzioni o saranno ridimensionate le pene?
"“La prima sentenza era molto dura, ma forniva, sul serio, l'idea di un cambiamento: Fiorentina, Juventus, Lazio in B, Milan fuori dalle coppe europee (pasticcio Empoli a parte). Il verdetto della Corte Federale, viceversa, era, e rimane, un'opera buffa, uno scandalo. La Juve in B a meno 17 più due scudetti confiscati, Fiorentina e Lazio penalizzate anch'esse ma in A, il Milan addirittura ai preliminari di Champions. Per non parlare della risibile multa a Carraro. Ricapitolando: considero la pena inflitta alla Juve eccessiva, esclusivamente, in relazione alle morbide sanzioni di cui hanno goduto le altre società coinvolte. Morale: per alleggerire la posizione della Juve, finiranno per offrire sconti a tutti. Il solito inciucio all'italiana. Postilla: lo scudetto regalato all'Inter rimarrà, nei secoli, una topica del professor Guido Rossi. Persino il fascista Arpinati, nel 1927, ebbe la sensibilità di non girare al "suo" Bologna il titolo revocato al Torino. All'epoca, per la cronaca, Leandro Arpinati era presidente della Federazione e podestà, appunto, della città di Bologna"
"Matarrese nuovamente presidente di Lega, nel calcio è impossibile cambiare, essere più progressisti?
""Non ne posso più dei tirannosauri di ritorno. Sembra di essere a Jurassic Park. Del resto, non è che in politica la situazione anagrafica sia più allegra. Anzi"
"Se potesse votare un ipotetico presidente di Lega chi sceglierebbe e perchè?
""Punterei su Luca Campedelli, il presidente del Chievo. È giovane, ha dimostrato di saper scegliere e di saperci fare. Più in generale, mi piacerebbe che ai vertici del calcio venisse dato spazio ai calciatori, come in Spagna, in Francia, in Germania. Seguo con curiosità l'esperimento Albertini. Essere stato giocatore non significa essere, d'amblè, un bravo dirigente. Ma dopo tutto quello che è successo, rischierei. Peggio di così..."
"La vittoria dei Mondiali può cancellare in parte la vergogna di Calciopoli?
""No. Non può e, soprattutto, non deve. Aver vinto il Mondiale, è un fatto di campo. Calciopoli, il termometro di un sistema marcio. Siamo su livelli diversi. Per fortuna, coloro che, come Mastella, farneticavano di amnistie, sono stati tenuti a bada. L'amnistia sarebbe stata il mostruoso anello di congiunzione fra i due "fenomeni""
"In verità crede davvero che l'Inter sia così onesta da non aver mai neppure avuto qualche incontro "sospetto"?
""La Juventus era la tenutaria del Bordello, con il Milan al fianco. L'Inter (caso Kallon, caso Recoba) era una delle "signorine" dell'harem. Più timorata, meno smaniosa. Fino a intercettazione contraria, è rimasta fuori dallo scandalo. E di questo le va dato atto. Certo, di vergini in giro non ne vedo"
"E' davvero finita l'epoca della Gea o anche loro sapranno riciclarsi al meglio?
"“Le guerre per bande non mi hanno mai eccitato. E se in una guerra per bande, un gruppo di banditi si consorzia, chi se ne frega. L'importante è che non si intacchi l'autonomìa dei giudici (arbitri). Cosa che, invece, è stata fatta. Per il futuro, sono pessimista. Il problema non è cambiare le facce. Il problema è cambiare le teste. Un'impresa, per noi italiani, ai limiti dell'impossibile. Ci affezioniamo troppo”
"Alla fine Milano ne esce quasi completamente pulita, mentre Torino si ritrova con il solo Toro in A. Che significato può avere per lei questo scenario?
"“Anche il campionato era diventato una guerra per bande. Senza esclusione di colpi. La Juve era forte, spesso la più forte. A Moggi e Giraudo evidentemente non bastava. Ci sono state reazioni: anche di Berlusconi, penso. Prodi gli aveva proposto Gianni Letta, come commissario straordinario della Figc. Il Cavaliere rifiutò: perché? Con Letta sarebbe finita in una maniera ben diversa. Tutti cercano di ingraziarsi gli arbitri. Moggi e Giraudo hanno esagerato. L'italiano adora i furbi, non i bravi, e non ha pietà con coloro che si fanno beccare. Il Milan, più scaltro, si è affidato a un kamikaze (Meani). La Juve, al contrario, ha schierato i suoi Bin "e" Laden. Tutto qui”
"E' finito il calciomercato, qual è la squadra che più s'è rinforzata a suo giudizio?
"“L'Inter, senza dubbio. Vieira, Ibrahimovic, Crespo, Maicon, eccetera. Mancini ha due formazioni, non una. Se non vince stavolta, non vince più”.
"Siamo al via del nuovo campionato, chi vede favorito e cosa si aspetti da questa nuova stagione da Campioni del mondo?
"“L'ho detto: Inter strafavorita. Poi Milan, Roma e Palermo. Vedo benino il Toro, a patto che non gonfi troppo il petto. Mi aspetto un campionato meno tossico e, soprattutto, un calo verticale della morbosità moviolistica. Fino alla scorsa stagione tutto veniva ricondotto al potere di Moggi: l'espulsione di un giocatore che, la domenica successiva, avrebbe dovuto affrontare la Juve; un rigore non concesso a un avversario diretto; e così via. Il Grande Vecchio non c'è più, la Juve è in B, la sbornia mondiale si è esaurita. Che noia...”.
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