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”Bianchi è ok, Ogbonna non abbia fretta”

di Manolo Chirico - Sandro Mazzola ha le idee...

Redazione Toro News

di Manolo Chirico - Sandro Mazzola ha le idee chiare: il capitano non si tocca ed il suo vice può attendere. Bianchi e Ogbonna, dunque, per l’ex mezzala nerazzurra il Torino dovrà costruire la propria salvezza su questi due pilastri. Un traguardo certamente alla portata dei granata, dice Mazzola, vista la rosa allestita. In un calcio squattrinato, con un mercato in piena fase di stallo, Petrachi si sta muovendo agilmente e sta facendo un gran bel lavoro. D’altronde ‘’senza soldi è tutto più difficile’’, dunque è da ammirare chi riesce a costruire una squadra ad ogni modo competitiva. Poi c’è chi ne approfitta e tende a gonfiare i prezzi, ma per Mazzola: ‘’Basta pensarci bene e non cascare quindi nei finti affari’’. E allora, tra un occhiolino a Petrachi e un plauso a Ventura, con Sandro Mazzola abbiamo analizzato l’attuale situazione granata.

Partiamo da Rolando Bianchi: è un giocatore sul quale puntare ancora?''Personalmente non lo venderei, non ne vedo uno più bravo al momento. Conosce l’ambiente ed è una bandiera''.

Santana, Brighi, Gazzi, Gillet e molti altri, manca ancora qualcosa in questa campagna acquisti?''Direi che, forse, manca ancora qualcuno sulle fasce. Per il resto questi sono giocatori molto validi che daranno un valore aggiunto ad un gruppo di per sé già buono, compatto e competitivo''.

Il Toro può essere la grande squadra per Ogbonna?''Credo sia giusto, per lui e per il Toro, che sia rimasto per giocare in serie A. Poi deciderà lui in base ai progetti che avrà la società. Di fatto essere la bandiera di un squadra come il Toro è un’occasione che non capita due volte''.

Che giocatori consiglierebbe a Petrachi?''Petrachi è uno in gamba, non mi sento di dargli consigli. Sta facendo bene e si sta dimostrando all’altezza della situazione''.

Come giudica la scelta di puntare sui giovani portieri Lys ed Alfred Gomis?''Non è male l’idea di crescere in casa due giovani portieri, per di più se sono fratelli. Credo che in Italia, considerando il ruolo, rappresentino un caso unico. Però è altrettanto vero che, alla loro età, occorre giocare con continuità''.

Dove può arrivare questo Torino?''Prima cosa bisogna centrare la salvezza e il Toro potrebbe raggiungerla con largo anticipo. Poi, potrà concentrare tutti gli sforzi sulla cavalcata finale, magari piazzandosi nella parte sinistra della classifica''.

(foto ilsussidiario.net)