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Bresciani: ‘Toro, serve un Di Natale’

E’ stato il centravanti della sfortunata finale con l’Ajax dove sfior

Redazione Toro News

E’ stato il centravanti della sfortunata finale con l’Ajax dove sfiorò anche il gol del clamoroso 3-2 e, in assoluto, uno dei più micidiali professionisti dell’area di rigore usciti dalla scuola del Filadelfia, tanto da segnare il gol della promozione per il primo Bologna del duo Gazzoni Frascara-Ulivieri. Giorgio Bresciani, dopo aver dato vita a un tandem da favola con Lentini, ha avuto Silvano Benedetti come testimone di nozze quando si è sposato con Antonia nella natìa Lucca. Oggi si è trasferito a Bologna dopo aver girato piazze importanti come Napoli, Bergamo e Siena. Cosa fa oggi Bresciani?Vive a Bologna, dove fa il consigliere provinciale per il Coni ed è in attesa di tornare come dirigente nel calcio che conta, magari in serie A.Il Siena?Nessun commento al riguardo.Eppure nella squadra toscana ha chiuso la carriera…Sì, 5 anni fa ho smesso quando avevo ancora un anno di contratto per un problema al ginocchio simile a quello di Van Basten. Ciò nonostante il calcio è la mia vita.Come vede allora Germania 2006?Faccio il commentatore per Italia 7 Gold, fra le squadre che ho visto mi piace molto l’Argentina ma penso che la più forte in assoluto sia il Brasile. Chi l’ha colpita di più fra i giovani?Mi hanno impressionato molti i ragazzi della Spagna. E poi c’è l’Italia che sarebbe capace di uscire con chiunque, ma anche di battere le squadre più forti.Nomi non se la sente di farne?Sarebbe facile parlare di Tevez e Messi, ma in Spagna ci sono molti giovani interessanti.Con il Toro che rapporti ha mantenuto?Tutti i nati al Filadelfia hanno gioito per la vittoria sul Mantova. Detto questo non seguo più attentamente il Toro come una volta, ormai abito a Bologna e considero la società di Cazzola, amica da un punto di vista professionale. Se si dovesse parlare nel dettaglio è una realtà che conosco meglio. A distanza di tempo che cos’ è rimasto del Toro in lei?Un ricordo indelebile dei tifosi del Toro che sono straordinari. Così passionali non ci sono nemmeno a Napoli. Ricordo ancora quelli che ci accolsero con un abbraccio all’aeroporto quando tornammo, sconfitti, da Amsterdam. Il Toro è questo: passione, sofferenza, e le vittorie come quelle con il Mantova valgono due scudetti.Quale tipo di attaccante serve dopo le conferme di Muzzi, Stellone, Abbruscato e Rosina?Punterei su giocatori italiani come Di Natale, andrei sul sicuro. Serve una base solida, di giocatori forti ed esperti poi si può fare la scommessa giovane. Per esempio Abbruscato ha ampi margini di miglioramento soprattutto se riesce a giocare con continuità.Quale errore non deve commettere la società al primo mercato di A?Mi auguro che non sbaglino stranieri, sono difficili da centrare ma possono dare molto.