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Cairo: Ripartire da Stellone e Muzzi

Presidente Cairo, cosa ha detto la partita di Bologna?

“Che abbiamo ritrovato un grande Stellone. Ha fatto un bellissimo gol, l'ho visto muoversi molto e bene, giocare con grande grinta. E poi ci voleva che tornasse...

Redazione Toro News

Presidente Cairo, cosa ha detto la partita di Bologna?

“Che abbiamo ritrovato un grande Stellone. Ha fatto un bellissimo gol, l'ho visto muoversi molto e bene, giocare con grande grinta. E poi ci voleva che tornasse a segnare dopo tanto tempo, Da qualche parte ho letto che un digiuno lungo gli era successo anche l'anno scorso al Genoa, auguriamoci che succeda la stessa cosa: dopo essersi sbloccato, Stellone segnò undici gol”.

Abbruscato, invece, fa fatica, sembra ancora estraneo al resto della squadra.

“Non dimentichiamoci che è arrivato per ultimo. Poi lui giocava da prima punta nell'Arezzo, qui c'è già Stellone, quindi i due devono migliorare l'intesa, trovare l'affiatamento. Ha giocato solo cinque partite, credo che sia doveroso dargli un po' di tempo”.

Cosa le è piaciuto della partita di venerdì e cosa meno?

“Ho visto una partita con due velocità. I primi 15-20 minuti li abbiamo fatti benino, poi siamo calati, all'inizio della ripresa non siamo andati bene, anche se il gol lo abbiamo preso anche in maniera casuale. Poi abbiamo rischiato, ma il cambio azzeccato di De Biasi, con l'innesto di Muzzi, ha migliorato la situazione”.

L'ex laziale è davvero un suo pallino, non manca mai di parlarne bene...

“Muzzi è uno che trasmette grinta, che dà morale alla squadra, che non accetta mai di perdere. E' un esempio positivo per tutti, senza dimenticare che tutti i gol che ha segnato sono stati decisivi. Il suo ritorno sarà importantissimo per il finale di stagione, come la conferma su buoni livelli di Rosina, la buona prova di Edusei e un Taibi che è stato determinante e molto più sicuro. Detto questo, abbiamo portato via un buon pareggio da Bologna, non è il caso di esaltarsi”.

In tutta sincerità, lei crede ancora nella promozione diretta?

“Ci sono due squadre molto forti e molto quadrate come Catania e Atalanta, la classifica adesso le favorisce, ma noi abbiamo un potenziale notevole, che deve essere sfruttato appieno. Ora è importante che tutte le componenti, dal presidente all'allenatore, dai giocatori ai magazzinieri, fino ad arrivare ai tifosi facciano quadrato e lavorino col massimo impegno”.

Quale può essere la ricetta vincente?

“Abbiamo avuto un lungo periodo negativo in cui si pareggiava troppo, si perdeva qualche volta e non si vinceva. Ora bisogna dare continuità ai risultati e fare tutto il possibile per centrare il traguardo massimo. Evitando di fare tabelle o tirare fuori certi discorsi. Pensiamo solo al campo e a noi stessi”.

Devo fare l'avvocato del diavolo. E se le cose dovessero andar male?

“Intanto non pensiamoci, La serie A quest'anno sarebbe un mezzo miracolo, viste tutte le difficoltà con cui siamo partiti, ma io ho un progetto di lungo periodo con il Toro, Dai tre ai cinque anni. E ci credo fortemente.