Giancarlo Camolese, indimenticabile allenatore granata, sabato vivrà la sua prima partita da mister avversario al Delle Alpi. Emozioni? 'Quelle ci sono sempre, ma non so quale sarà la mia reazione, bisogna vivere la situazione. Sinceramente non avrei voluto incontrare il Toro, soprattutto in B. Me lo immaginavo in A, come ha conquistato sul campo'.
interviste
Camolese ‘Non avrei voluto incontrare il Toro in B’
Giancarlo Camolese, indimenticabile allenatore granata, sabato vivrà la sua prima partita da mister avversario al Delle Alpi. Emozioni? 'Quelle ci sono sempre, ma non so quale sarà la mia reazione, bisogna...
Pensavi che sarebbe successo tutto questo? 'No, non mi aspettavo questa conclusione. Ho sperato fino all’ultimo nell’intervento di qualche imprenditore cittadino, per fare sì che il Toro restasse in A. Non dimentichiamo che è un patrimonio cittadino. Presumo che anche Cimminelli abbia fatto il possibile'.
Come si dice, scordiamoci il passato e passiamo al presente, che sembra promettere bene 'Ho notato grande entusiasmo ed accoglienza da parte della gente e questo lo reputo positivo, perché il popolo granata è importante e non va disperso. Direi che Cairo si è presentato nella maniera giusta. E’ un buon imprenditore che ha un grande progetto. Non deluderà soprattutto sull’aspetto sentimentale'.
Quando allenavi ancora il Toro hai mai sentito il suo nome accostato alla società? 'No, sapevo che voleva entrare nel mondo del calcio, ma sembrava interessato ad altre realtà calcistiche. E’ stato un bene che alla fine abbia scelto il Toro anche per passione, essendo un vero tifoso'.
Nel Vicenza attuale ci sono tanti ex granata, Fissore, Martinelli, Schwoch, Benny Carbone, Fabbrini, Cristallini, come stanno vivendo il confronto di sabato? 'Ognuno sentirà la propria emozione, di certo c’è tanta voglia di giocare, ma da parte di tutti, non solo degli ex. Ho una rosa di ventidue giocatori e non è affatto facile scegliere, perché tutti vorrebbero calcare il Delle Alpi, un grande stadio di una città importante'.
Quando hai scelto il Vicenza eri già consapevole di fare la B? 'Direi che con tutto quello che stava succedendo era una soluzione praticamente scontata. Ho accettato questa società perché mi hanno dato l’opportunità di perseguire un progetto, con un contratto biennale che era quello che chiedevo io. Ho preferito rinunciare alla A perché mi offrivano situazioni più precarie. A Vicenza hanno saputo riconoscere i miei meriti sportivi, almeno credo di averne…'.
Non ci sono dubbi Camola, 'Anche noi abbiamo gli stessi problemi del Toro, necessitiamo di avere più tempo per la preparazione, purtroppo in questo periodo si gioca spesso ogni tre giorni e mezzo e non c’è spazio per allenarci a dovere'.
Che campionato ti aspetti dalla tua squadra? 'Al Vicenza è cambiata la dirigenza da poco per cui c’è molto da fare. Abbiamo delle ambizioni, ma per quest’anno puntiamo alla salvezza. Siamo stati in bilico tra due campionati e fino all’ultimo non sapevamo bene come allestire la squadra, c’è differenza tra la B e la C. Per la prossima stagione certamente aumenteranno le ambizioni'.
Come ti immagini la partita di sabato? 'E’ difficile fare previsioni, in A i risultati sono più prevedibili, in B te la giochi un po’ con tutti alla pari. Purtroppo anche lo spettacolo non si può garantire. Speriamo venga fuori una bella partita aperta'.
Cosa ti aspetti dalla curva granata? 'Spero che non mi arrivino i cori di quella opposta (ride). Quando giocai contro la Juventus con la Reggina i tifosi bianconeri me ne hanno dette di tutti i colori, perché ero un ex granata'.
Tranquillo, c’è sentore che verrai accolto bene 'Lo spero, in fondo qualcosa ho fatto, vedremo sabato che succederà'.
Cos’hai provato in quel Juventus-Reggina? 'Sentii molta emozione, lo ammetto, soprattutto arrivavo come avversario per la prima volta al Delle Alpi e per giunta contro la Juve'.
Che succederebbe se il Toro ti richiamasse con questa nuova dirigenza? 'E’ una domanda che mi fanno tutti e alla quale non voglio rispondere. Torino è la mia città, al Toro sono cresciuto come giocatore e allenatore. Posso dire solo questo'. In bocca al lupo Camola
'Crepi'. Marina Beccuti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giancarlo Camolese, indimenticabile allenatore granata, sabato vivrà la sua prima partita da mister avversario al Delle Alpi. Emozioni? 'Quelle ci sono sempre, ma non so quale sarà la mia reazione, bisogna...
Pensavi che sarebbe successo tutto questo? 'No, non mi aspettavo questa conclusione. Ho sperato fino all’ultimo nell’intervento di qualche imprenditore cittadino, per fare sì che il Toro restasse in A. Non dimentichiamo che è un patrimonio cittadino. Presumo che anche Cimminelli abbia fatto il possibile'.
Come si dice, scordiamoci il passato e passiamo al presente, che sembra promettere bene 'Ho notato grande entusiasmo ed accoglienza da parte della gente e questo lo reputo positivo, perché il popolo granata è importante e non va disperso. Direi che Cairo si è presentato nella maniera giusta. E’ un buon imprenditore che ha un grande progetto. Non deluderà soprattutto sull’aspetto sentimentale'.
Quando allenavi ancora il Toro hai mai sentito il suo nome accostato alla società? 'No, sapevo che voleva entrare nel mondo del calcio, ma sembrava interessato ad altre realtà calcistiche. E’ stato un bene che alla fine abbia scelto il Toro anche per passione, essendo un vero tifoso'.
Nel Vicenza attuale ci sono tanti ex granata, Fissore, Martinelli, Schwoch, Benny Carbone, Fabbrini, Cristallini, come stanno vivendo il confronto di sabato? 'Ognuno sentirà la propria emozione, di certo c’è tanta voglia di giocare, ma da parte di tutti, non solo degli ex. Ho una rosa di ventidue giocatori e non è affatto facile scegliere, perché tutti vorrebbero calcare il Delle Alpi, un grande stadio di una città importante'.
Quando hai scelto il Vicenza eri già consapevole di fare la B? 'Direi che con tutto quello che stava succedendo era una soluzione praticamente scontata. Ho accettato questa società perché mi hanno dato l’opportunità di perseguire un progetto, con un contratto biennale che era quello che chiedevo io. Ho preferito rinunciare alla A perché mi offrivano situazioni più precarie. A Vicenza hanno saputo riconoscere i miei meriti sportivi, almeno credo di averne…'.
Non ci sono dubbi Camola, 'Anche noi abbiamo gli stessi problemi del Toro, necessitiamo di avere più tempo per la preparazione, purtroppo in questo periodo si gioca spesso ogni tre giorni e mezzo e non c’è spazio per allenarci a dovere'.
Che campionato ti aspetti dalla tua squadra? 'Al Vicenza è cambiata la dirigenza da poco per cui c’è molto da fare. Abbiamo delle ambizioni, ma per quest’anno puntiamo alla salvezza. Siamo stati in bilico tra due campionati e fino all’ultimo non sapevamo bene come allestire la squadra, c’è differenza tra la B e la C. Per la prossima stagione certamente aumenteranno le ambizioni'.
Come ti immagini la partita di sabato? 'E’ difficile fare previsioni, in A i risultati sono più prevedibili, in B te la giochi un po’ con tutti alla pari. Purtroppo anche lo spettacolo non si può garantire. Speriamo venga fuori una bella partita aperta'.
Cosa ti aspetti dalla curva granata? 'Spero che non mi arrivino i cori di quella opposta (ride). Quando giocai contro la Juventus con la Reggina i tifosi bianconeri me ne hanno dette di tutti i colori, perché ero un ex granata'.
Tranquillo, c’è sentore che verrai accolto bene 'Lo spero, in fondo qualcosa ho fatto, vedremo sabato che succederà'.
Cos’hai provato in quel Juventus-Reggina? 'Sentii molta emozione, lo ammetto, soprattutto arrivavo come avversario per la prima volta al Delle Alpi e per giunta contro la Juve'.
Che succederebbe se il Toro ti richiamasse con questa nuova dirigenza? 'E’ una domanda che mi fanno tutti e alla quale non voglio rispondere. Torino è la mia città, al Toro sono cresciuto come giocatore e allenatore. Posso dire solo questo'. In bocca al lupo Camola
'Crepi'. Marina Beccuti
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