interviste

Comi: ‘Il Torino non insegna solo a vincere’

di Andrea Abbattista

 

Domenica, prima di Torino-Cagliari, i Piccoli Amici del settore giovanile granata hanno vissuto un momento particolare. Accompagnati dagli istruttori sono infatti scesi sul terreno...

Redazione Toro News

di Andrea Abbattista

Domenica, prima di Torino-Cagliari, i Piccoli Amici del settore giovanile granata hanno vissuto un momento particolare. Accompagnati dagli istruttori sono infatti scesi sul terreno di gioco per incontrare il Presidente Urbano Cairo, disponibile per fare fotografie e firmare autografi.L'importanza dell'evento e del settore giovanile granata in continua crescita è stato sottolineato anche da Antonio Comi, il Responsabile del s.g., intervistato questa mattina.Antonio Comi, un settore giovanile che anno dopo anno cresce e dà emozioni incredibili a chi indossa la maglia granata. L'ultima in ordine cronologico è il giro di campo prima di Torino-Cagliari dei Piccoli Amici.E' una cosa positiva per i bimbi e per i genitori. Per noi è molto importante lo spirito di appartenenza e anche questo evento è stato fatto nell'ottica di far vivere la società a questi ragazzini.Da professionista cosa può dire lei ad un bambino che si appresta ad iniziare una carriera (si spera) con la maglia del Torino.I sogni innanzitutto fanno vivere bene e se poi sono sogni che sembrano irrealizzabili è ancora meglio. Il Torino non insegna solo a vincere, ma vive con valori come l'amicizia, il gruppo e il divertimento, che servono nella vita e aiutano ad essere più forti in campo.Bisogna cercare di coniugare tutte e due le cose. Il rispetto per l'avversario e la crescita e spirito del gruppo, ma questo non presuppone che poi bisogna fare il risultato. Passato e presente: Antonio Comi ex giocatore e Gianmario Comi, il figlio, nella rosa della Primavera di Beppe Scienza. Potrà realizzare il suo sogno e diventare una promessa granata?E' un ragazzino per ora, ha soli 16 anni ed è in fase di evoluzione. Ha delle caratteristiche ben precise e una mentalità direi valida. Ha ancora un paio di anni per migliorare prima di approdare nel calcio vero... speriamo sia quello professionistico.E in un ipotetico duello, chi avrebbe la meglio tra il papà e il figlio?Mi viene difficile immaginarmi in campo con mio figlio, sarebbe un bel duello però.E Gianmario riuscirebbe a segnare contro un difensore così esperto?Ma... ma... (sorride)