"“Non lo so ancora. Vediamo”.
interviste
De Biasi ‘Ben vengano i problemi d’abbondanza’
De Biasi, quando arriva Lazetic?
“Non lo so ancora. Vediamo”.
Adesso avrà “problemi” di abbondanza.
"Adesso avrà “problemi” di abbondanza.
"“No. Più che altro potrò optare per qualche soluzione diversa nel fare le scelte. Ma è normale che sia così se si vogliono centrare certi obiettivi”.
"Cosa manca ancora?
“Adesso manca l’intesa. Ma arriverà con il tempo, giocando insieme”.
Sarebbe contento del mercato, se si chiudesse oggi?
"“Noi abbiamo appositamente tenuto l’organico corto all’inizio per fare bene le nostre valutazioni per quel che riguarda carenze e necessità. Poi la squadra, nel girone di andata, non si è rivelata tanto carente. Il prodotto si è dimostrato buono. Abbiamo fatto solo delle integrazioni”.
Alcuni sembrano però non voler andare via per questione di soldi.
“Premesso che qui non c’è nessuno che vuole mandare via qualcuno, il presidente in primis, non vogliamo però che altri si intromettano in queste faccende. Come tutti sanno con l’avvento del presidente Cairo la situazione è cambiata in corsa. Per esempio i contratti dei giovani, andavano gestiti un po’ meglio. Evidentemente certe cose sono state fatte a cuor leggero da chi c’era prima. Forse erano consapevoli che alla fine non sarebbero stati loro a dover onorare certi impegni presi”.
Cosa l'ha delusa sabato?
"“Solo il risultato. Sono rammaricato per le occasioni fallite nella ripresa Loro invece arrivavano da un buon momento di forma. Noi abbiamo inserito per necessità tre dei quattro giocatori nuovi. Anche se si sono disimpegnati bene non era facile trovare subito la giusta sintonia e intesa con i compagni. Non va dimenticato che a disposizione avevo una rosa ridotta rispetto al solito. Alcune scelte sono state forzate”.
Per la prima volta infatti non ha effettuato tre cambi.
“Proprio perché in panchina non avevo nessun calciatore con determinate caratteristiche offensive che potesse fare la punte. Gli unici due attaccanti li avevo in campo”.
A proposito di attaccante, al Bari mancherà il bomber Santoruvo.
“Pensiamo a noi. Cerchiamo di inserire il più in fretta possibile i nuovi nei nostri meccanismi, non pensiamo agli altri”.
E’ giusta l’equazione secondo la quale giocatori di serie A, come quelli arrivati nei giorni scorsi, dovrebbero garantire la serie A?
“No. Non è un’equazione certa. L’esempio lampante è il Bologna. Tra A e B ci corre parecchia differenza e per mentalità e per agonismo”.
Tornando a sabato, il Toro è stato bravo a rimetterla subito in carreggiata.
“Sì, ma adesso la nostra testa va al Bari. Il nostro cammino deve riprendere spedito da lì”.
“Sì, mi ha detto che non l’ha visto partire. Ma in 22 partite due errori sono grasso che cola”.
Come sta Muzzi?
“Ecograficamente è ok. Adesso siamo ansiosi di capire in che condizioni è realmente. Cominciamo gradatamente”.
Stellone invece?
“La squalifica gli ha permesso di lavorare bene per migliorare la sua condizione fisica”.
Come ha visto Vryzas?
“Direi bene. Non era facile dopo sei mesi senza giocare una partita. Lui può ricoprire sia il ruolo di prima sia di seconda punta. Forse ha tenuto un po’ troppo palla, ma sono cose normali quando manca l’intesa”.
Quattro esterni non sono troppi?
“Ma quando si vogliono centrare determinati obiettivi. Poi comunque non è detto che sia facile plasmarli. Sia Fantini sia Rosina hanno disputato un buonissimo girone di andata. Non dimentichiamoci che nell’ultimo periodo del campionato non avremo Rosina che andrà con l’Under 21".
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