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De Biasi: ‘Dobbiamo migliorare in tutto’
De Biasi, finalmente una settimana normale? “Sì, dal punto di vista del lavoro direi di sì. In questi sette giorni cercheremo di migliorare la condizione fisica. Ci...
De Biasi, finalmente una settimana normale? “Sì, dal punto di vista del lavoro direi di sì. In questi sette giorni cercheremo di migliorare la condizione fisica. Ci...
De Biasi, finalmente una settimana normale? “Sì, dal punto di vista del lavoro direi di sì. In questi sette giorni cercheremo di migliorare la condizione fisica. Ci concentreremo inoltre su alcuni aspetti tattici, visto che poi dovremo affrontare tre partite in pochi giorni”.
Bene il risultato e bene anche il gioco. In pochi se lo aspettavano. “E’ vero, c’è stata la prova confortante anche dal punto di vista del gioco. I ragazzi hanno fatto tutto quello che avevo chiesto loro durante la partita. Avevo detto di giocare semplice. E così è stato”. Sabato c’è la capolista Atalanta.
“Sarà molto importante far bene, anche se sarà un impegno difficile, fuori casa, contro una squadra che ha tutte le potenzialità per giocare un ottimo campionato”.
Il modulo sarà lo stesso? “Dal punto di vista tattico non c’è nulla di definitivo. L’importante è attaccare con tanti giocatori al di là poi che siano centrocampisti o attaccanti. Così ho abituato a giocare le mie squadre, da sempre. Con l’obiettivo di fare sempre un gol in più degli altri”.
Era da tempo che non si vedeva un Toro così Toro. “Noi però dobbiamo pensare a lavorare nel migliore dei modi. Andare avanti con questo entusiasmo sì, ma facciamo in modo che non diventi euforia, perché l’euforia fa perdere di vista la realtà”.
Quando vedremo il vero Toro? “Spero di vederlo già tra cinque giorni. Scherzi a parte, di solito ci si impiega sei settimane, quelle della preparazione estiva. Sabato è come se avessimo giocato la nostra prima amichevole. E non è andata per niente male. Speriamo di continuare con questo andazzo. Anche se non sarà facile, visto che chi affronterà una squadra come il Toro lo farà sempre scendendo in campo con il coltello tra i denti”.
Il primo impatto con lo stadio, con la Curva Maratona come è stato? “Diverso da quello che mi immaginavo. Abbiamo sentito tanto calore da parte del pubblico. Sono uno romantico, un passionale. Queste sono cose che mi toccano nel profondo”.
Da registrare c’è ancora il reparto difensivo. “Ma la difesa è il reparto in cui l’errore, la sbavatura risalta sempre di più. Dobbiamo migliorare dietro, come in tutti gli altri reparti. Ma per far questo ci vuole grande affiatamento e intesa, cose che vengono fuori solo con il lavoro”.
Adesso come lavorerete dal punto di vista atletico? “E’ la prima volta che mi succede una cosa del genere. Dovremo calibrare la preparazione scientificamente. Anche se non sarà facile visto che avremo settimane con tante partite ravvicinate tra di loro”.
Qualcuno parla già del mercato di gennaio…”Mi auguro non serva. Questo è un gruppo che se fatto rendere nel migliore dei modi, può far bene”.
Infine Marinelli. “Mi dispiace soprattutto dal punto di vista umano. Carlos è un calciatore che ci poteva stare benissimo in questa squadra. Ripeto. Mi dispiace per lui perché avrebbe dovuto fare una carriera meno difficoltosa di quella che sta facendo”.
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