di Valentino Della Casa - Fresco di panchina al Siena, l'allenatore rivelazione della scorsa serie B, Giuseppe Sannino si appresta a vivere la sua prima in serie A con grande determinazione e impegno, ossia quelle doti che gli hanno permesso, dopo tanta gavetta, di balzare agli onori della cronaca per il suo Varese dei miracoli. In esclusiva per Toro News, Sannino analizza la B che verrà, con un occhio di riguardo nei confronti del Toro.Buon giorno mister, carico per la sua prossima esperienza?Come una molla. Non vedo l'ora di iniziare. Anzi, vi dirò di più, mi state chiamando proprio mentre sto ultimando i preparativi per il mio trasloco. Nei prossimi giorni, infatti, arriverò a Siena e mi sistemerò, prima di partire in ritiro con la mia squadra.Come procede il lavoro con il ds Perinetti?Bene, ma io non sono uno di quei allenatori che fa i “capricci” e non mi sentirete mai lamentarmi per il mercato. L'impostazione tattica su cui si vorrà continuare è quella del 4-4-2, come l'anno scorso, per cui la dirigenza sa già dove e come operare. Poi il ritiro sarà sede di grandi valutazioni.Come per esempio quelle relative a Garofalo e Genevier.Esatto, valuteremo ogni giocatore, e poi vedremo il da farsi.Ma qual è l'obiettivo del Siena?(Prima ancora che venga terminata la domanda, ndr) La salvezza. Stop. Niente voli pindarici, niente sogni o illusioni. Solo e soltanto la salvezza: sarà la nostra vittoria più grande, il nostro scudetto.Pensa che il campionato per una squadra che non deve retrocedere dalla A e quello di una che invece deve ottenere la promozione dalla B sia tanto differente?Io reputo la Serie B come una A2: quest'anno, poi, vedo ancora tantissime squadre importanti. La Samp, il Toro, il Livorno, la Reggina, sarà un campionato emozionante. Ma non mi soffermo molto su quelle che giudico realmente solo parole. Qualsiasi squadra, veramente qualsiasi squadra, deve solo concentrarsi sul campo, indipendentemente dalla serie o da mille altri fattori. Se riesce a farlo, è già a metà dell'opera.Cosa ci dice del Toro? Costruirà sicuramente una squadra per raggiungere la promozione. Ha un allenatore veramente importante come Ventura, capace e preparato. E poi ha comprato Ebagua, un vero ottimo elemento. Appena arrivò a Torino pensai che sarebbe stato l'uomo giusto, per il modulo e per l'ambiente. Ora starà tutto a lui, dimostrare quanto vale.C'è chi dice che possa aver fatto il salto più lungo della gamba.Nel calcio bisogna saper rischiare. C'è chi dice, anche, che io abbia fatto il salto più lungo della gamba. Ma se uno non lo fa mai, poi rimane indietro. Io penso che si debba sempre avere un po' di quel timore, di quella incertezza che ti facciano pensare: “Chissà in che squadra sarò l'anno prossimo, chissà se verro confermato” e così via. Solo così mantieni le antenne belle dritte e dai il massimo. A volte un piccolo salto nel vuoto può farti volare più un alto di mille passettini. Ovviamente senza eccedere, anche perchè bisogna mantenere sempre quell'umiltà senza la quale difficilmente puoi andare avanti.Un'ultima domanda. Su Toro News, nelle ultime giornate, si è parlato di un interessamento per Bolzoni da parte del Toro. Ci può dire qualcosa in merito?Io non parlo mai di mercato. So però che Bolzoni possa essere molto ambito. Il fatto è che ha grandissima stima anche da parte mia: è un giocatore importante per noi, e può dare molto. Mi piacerebbe che restasse, ma sulle dinamiche di mercato davvero non mi voglio sbilanciare.Grazie mille, Sannino. In bocca al lupo.Crepi, grazie a voi e un saluto a tutti i tifosi del Toro.
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”Ebagua? Dimostri di cosa è capace”
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(Foto: Varesenews.it)
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