Fantini, come si trova nei panni di attaccante puro? 'Non è la prima volta che ricopro questo ruolo nel corso della mia carriera. Sicuramente più decentrato rendo mi trovo meglio. A Firenze, nello spareggio contro il Perugia, sia all’andata sia al ritorno ho ricoperto il ruolo di punta: ho segnato in entrambe le occasioni. Devo dire però che giocare nove partite da esterno e poi cambiare, non è stato facile. C’è voluto un po’ a vestire i panni dell’attaccante'.
interviste
Fantini: ‘Mercoledì vogliamo il colpaccio’
Fantini, come si trova nei panni di attaccante puro? 'Non è la prima volta che ricopro questo ruolo nel corso della mia carriera. Sicuramente più decentrato rendo mi trovo meglio. A Firenze, nello...
Infatti, Enrico Fantini, secondo la critica ha fatto un paio di passaggi a vuoto. 'Me ne sono accorto anch’io. Ma ci sta. Venivo da otto partite a buoni livelli. Non va dimenticato che lo scorso anno ho giocato poco. Dopo una partenza forte, ripeto, un calo, ci sta. Sono umano'.
Intanto, rimane il capocannoniere del Toro. 'Non ci penso sinceramente. Non sono un bomber di razza. Io sono più che soddisfatto di me ma soprattutto di quello che sta facendo vedere la squadra. In pochi ci hanno messo sotto'.
Mercoledì contro il Mantova non mancheranno le motivazioni. 'Beh, queste gare non hanno bisogno di una preparazione dal punto di vista psicologico, visto che si affrontano la prima e la seconda in classifica. Sarà molto importante far bene. Vogliamo accorciare le distanze. E rimanere in alto'.
In questo senso sarà di aiuto il fatto di aver segnato sabato dopo tre 0-0 consecutivi. L’assenza di Stellone così pesa leggermente di meno. 'Ma anche senza di lui di occasioni ne abbiamo create sempre. Questo era l’importante. Non siamo riusciti a concretizzare in alcune occasioni. Anche alcuni episodi, gol annullati, rigori non fischiati, non ci hanno agevolato. Molto poi dipende dall’avversaria. Il Bari era venuto qua a chiudersi. Il Piacenza, dopo aver preso gol, è stato costretto a giocarla'.
Forse, paradossalmente, il difetto più grosso di Fantini è quello di essere troppo umile. 'Ma a me non sono mai piaciute le prime donne. Per me è solo e sempre fondamentale il gruppo. Ad esempio, a volte vorrei non venire a parlare con la stampa, per lasciar posto a compagni che non vengono mai a parlare con i giornalisti, ma che lavorano duramente quanto me'.
Tornando al big-match, andrete a Mantova per vincere? 'Dobbiamo innanzitutto continuare con questo trend positivo di risultati. Poi conoscendo il Toro, che è una squadra che predilige offendere, ce la metteremo tutta per vincere. L’importante sarà non subire la loro iniziativa. Credo che comunque sarà una partita apertissima, tra due squadre che giocheranno a viso aperto. Entrambe trascinate dall’entusiasmo'.
Facendo un passo avanti, poi ci saranno Cesena, Catania e Modena. 'Altre tre partite toste. Ma avversari duri ne abbiamo già affrontati, non ci spaventiamo'.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fantini, come si trova nei panni di attaccante puro? 'Non è la prima volta che ricopro questo ruolo nel corso della mia carriera. Sicuramente più decentrato rendo mi trovo meglio. A Firenze, nello...
Infatti, Enrico Fantini, secondo la critica ha fatto un paio di passaggi a vuoto. 'Me ne sono accorto anch’io. Ma ci sta. Venivo da otto partite a buoni livelli. Non va dimenticato che lo scorso anno ho giocato poco. Dopo una partenza forte, ripeto, un calo, ci sta. Sono umano'.
Intanto, rimane il capocannoniere del Toro. 'Non ci penso sinceramente. Non sono un bomber di razza. Io sono più che soddisfatto di me ma soprattutto di quello che sta facendo vedere la squadra. In pochi ci hanno messo sotto'.
Mercoledì contro il Mantova non mancheranno le motivazioni. 'Beh, queste gare non hanno bisogno di una preparazione dal punto di vista psicologico, visto che si affrontano la prima e la seconda in classifica. Sarà molto importante far bene. Vogliamo accorciare le distanze. E rimanere in alto'.
In questo senso sarà di aiuto il fatto di aver segnato sabato dopo tre 0-0 consecutivi. L’assenza di Stellone così pesa leggermente di meno. 'Ma anche senza di lui di occasioni ne abbiamo create sempre. Questo era l’importante. Non siamo riusciti a concretizzare in alcune occasioni. Anche alcuni episodi, gol annullati, rigori non fischiati, non ci hanno agevolato. Molto poi dipende dall’avversaria. Il Bari era venuto qua a chiudersi. Il Piacenza, dopo aver preso gol, è stato costretto a giocarla'.
Forse, paradossalmente, il difetto più grosso di Fantini è quello di essere troppo umile. 'Ma a me non sono mai piaciute le prime donne. Per me è solo e sempre fondamentale il gruppo. Ad esempio, a volte vorrei non venire a parlare con la stampa, per lasciar posto a compagni che non vengono mai a parlare con i giornalisti, ma che lavorano duramente quanto me'.
Tornando al big-match, andrete a Mantova per vincere? 'Dobbiamo innanzitutto continuare con questo trend positivo di risultati. Poi conoscendo il Toro, che è una squadra che predilige offendere, ce la metteremo tutta per vincere. L’importante sarà non subire la loro iniziativa. Credo che comunque sarà una partita apertissima, tra due squadre che giocheranno a viso aperto. Entrambe trascinate dall’entusiasmo'.
Facendo un passo avanti, poi ci saranno Cesena, Catania e Modena. 'Altre tre partite toste. Ma avversari duri ne abbiamo già affrontati, non ci spaventiamo'.
© RIPRODUZIONE RISERVATA