di Paolo Morelli
interviste
Fuser: ”Grinta e un po’ di fortuna”
di Paolo Morelli
Diego Fuser appartiene a quella generazione di validi calciatori che dal fiorente vivaio granata hanno raggiunto la maglia azzurra, vincendo anche qualche importante trofeo in...
Diego Fuser appartiene a quella generazione di validi calciatori che dal fiorente vivaio granata hanno raggiunto la maglia azzurra, vincendo anche qualche importante trofeo in carriera. Uno scudetto, due coppe Italia, due supercoppe italiane, poi una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni e una Coppa Uefa. Il tutto diviso fra Parma, Lazio e Milan. E proprio sul Milan abbiamo chiesto l'opinione dell'ex calciatore granata, attualmente in forza alla Saviglianese in compagnia dell'altro ex granata ed ex milanista Gigi Lentini.«Sarà sicuramente una partita difficile per il Toro - commenta Fuser - perché il Milan cercherà di vincere a tutti i costi per andare in Champions League». Il Toro però potrebbe - dovrebbe - cercare di colmare il divario tecnico gettando il cuore oltre l'ostacolo, Fuser è d'accordo, ma «non basta la grinta, ci vuole anche un po' di fortuna per uscire indenni da San Siro». Uno stadio nel quale l'ex granata ha giocato dal 1989 al 1992, a parte una parentesi alla Fiorentina. «E' un grande stadio - spiega - dove gioca una grande società come il Milan. Sicuramente è uno degli stadi più belli del mondo e giocare lì ti può dare tanta adrenalina». I giocatori del Toro potrebbero sentirsi caricati o spaventati? «Sicuramente la seconda, giocare a San Siro ti dà una carica enorme», risponde, poi continua sul Milan: «Ho tanti ricordi belli - racconta - competizioni vinte e una società con un alto livello di organizzazione, non ti mancava niente». Ma Fuser è nato granata. «Ho fatto al Toro tutta la trafila delle giovanili da quando ero bambino - spiega - ed è la cosa più bella che possa capitare. Nascere in una squadra ed esordire lì, in pochi ci riescono».Tra poche settimane, Diego Fuser sarà di scena in compagnia di altri ex granata durante una delle numerose partite di beneficenza che si disputano sotto il segno del Toro. «Ritrovare i vecchi amici - confessa l'ex granata - è bellissimo. L'ambiente del Toro poi è sempre stato come una famiglia, e quando ci sono le rimpatriate si gioca sempre volentieri. Se si tratta di gare di beneficenza, ancora di più». Ma torniamo al campionato, che fare domenica sera? «Ci sono tanti giocatori nel Toro che hanno esperienza - commenta Fuser - penso che l'allenatore sia in grado di dare loro la carica giusta e i consigli giusti».
Foto: wikimedia.org
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Diego Fuser appartiene a quella generazione di validi calciatori che dal fiorente vivaio granata hanno raggiunto la maglia azzurra, vincendo anche qualche importante trofeo in...
Diego Fuser appartiene a quella generazione di validi calciatori che dal fiorente vivaio granata hanno raggiunto la maglia azzurra, vincendo anche qualche importante trofeo in carriera. Uno scudetto, due coppe Italia, due supercoppe italiane, poi una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni e una Coppa Uefa. Il tutto diviso fra Parma, Lazio e Milan. E proprio sul Milan abbiamo chiesto l'opinione dell'ex calciatore granata, attualmente in forza alla Saviglianese in compagnia dell'altro ex granata ed ex milanista Gigi Lentini.«Sarà sicuramente una partita difficile per il Toro - commenta Fuser - perché il Milan cercherà di vincere a tutti i costi per andare in Champions League». Il Toro però potrebbe - dovrebbe - cercare di colmare il divario tecnico gettando il cuore oltre l'ostacolo, Fuser è d'accordo, ma «non basta la grinta, ci vuole anche un po' di fortuna per uscire indenni da San Siro». Uno stadio nel quale l'ex granata ha giocato dal 1989 al 1992, a parte una parentesi alla Fiorentina. «E' un grande stadio - spiega - dove gioca una grande società come il Milan. Sicuramente è uno degli stadi più belli del mondo e giocare lì ti può dare tanta adrenalina». I giocatori del Toro potrebbero sentirsi caricati o spaventati? «Sicuramente la seconda, giocare a San Siro ti dà una carica enorme», risponde, poi continua sul Milan: «Ho tanti ricordi belli - racconta - competizioni vinte e una società con un alto livello di organizzazione, non ti mancava niente». Ma Fuser è nato granata. «Ho fatto al Toro tutta la trafila delle giovanili da quando ero bambino - spiega - ed è la cosa più bella che possa capitare. Nascere in una squadra ed esordire lì, in pochi ci riescono».Tra poche settimane, Diego Fuser sarà di scena in compagnia di altri ex granata durante una delle numerose partite di beneficenza che si disputano sotto il segno del Toro. «Ritrovare i vecchi amici - confessa l'ex granata - è bellissimo. L'ambiente del Toro poi è sempre stato come una famiglia, e quando ci sono le rimpatriate si gioca sempre volentieri. Se si tratta di gare di beneficenza, ancora di più». Ma torniamo al campionato, che fare domenica sera? «Ci sono tanti giocatori nel Toro che hanno esperienza - commenta Fuser - penso che l'allenatore sia in grado di dare loro la carica giusta e i consigli giusti».
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