interviste

Giordano: ‘In questa squadra manca gente come Ferrini’

Mario Giordano, grande cuore granata, analizza la situazione attuale con una punta di ottimismo. Cairo, in fondo, ha salvato il Toro, per cui deve godere sempre del massimo sostegno.

Quando una squadra ha dei...

Redazione Toro News

Mario Giordano, grande cuore granata, analizza la situazione attuale con una punta di ottimismo. Cairo, in fondo, ha salvato il Toro, per cui deve godere sempre del massimo sostegno.

"Quando una squadra ha dei problemi la colpa alla fine se la prende il mister. Condivide l’analisi anche per Zaccheroni?

"Se le cose non vanno è ovvio che anche l'allenatore ha la sua parte di responsabilità. La cosa che mi fa più male è vedere un Torino arrendevole, senza grinta, incapace di reagire, senza orgoglio. E' evidente che c'è qualcosa che non funziona nello spogliatoio. Detto questo, sono sempre convinto che cambiare allenatori a metà stagione è sbagliato.Quali sono le colpe di Cairo?

"Anche se le avesse, non riesco a pensarle. Lui è il presidente che ci ha salvati, che ci ha ridato dignità. Può sbagliare, come tutti, ma io penso che a lui dobbiamo continuare a tributare solo riconoscenza. Per carità, teniamocelo stretto e stringiamoci attorno a lui.

"A proposito della rosa attuale, è scarsa come qualcuno pensa?

"No. Anzi, trovo che nonostante l'indebolimento di gennaio abbiamo una rosa di tutto rispetto.

"Un errore vendere Fiore?

"Beh, certo fa un po' rabbia vederlo giocare così. Ma evidentemente non c'erano più le condizioni. Piuttosto c'è da puntare sull'orgoglio di quelli rimasti, quelli che si lamentavano di non avere spazio: ora dimostrate quello che valete. Uno su tutti: Abbruscato.

"Gli acquisti di Bovo e Coco, arrivati ancora infortunati, potranno essere una mossa vincente per il futuro?

"Non credo. Soprattutto Coco mi fa male pensarlo con la maglia granata, spero di essere smentito. Ma non si può certo sperare in loro. Piuttosto preferisco puntare su Rosina, Abbruscato (si sveglierà?), Comotto e De Ascentis.

"Come le piacerebbe fosse schierata la squadra? 4-4-2, due punte, una sola?

"Secondo me questa squadra è nata per giocare con la difesa a 4. La difesa a 3 in realtà è sempre una difesa a 5 (hai voglia a giocare con Comotto e Balestri più alti: ci infilano sempre). Può essere anche un 4-3-1-2 con un solido asse in mediana e Rosina dietro le due punte. Ma lo ripeto: io credo che il calcio non sia tanto questione di moduli quanto di animo, passione, grinta, orgoglio e morale.

"Come si spiega questa metamorfosi negativa di Barone?

"Un po' ci sta: è possibile che chi ha fatto il mondiale paghi, poi magari non si trova a suo agio. Forse è stato anche caricato di troppe aspettative con quel ripetere "campione del mondo". Adesso è difficile riprendersi con serenità.

"Manca un leader, uno che sappia prendere in mano le redini del gioco?

"Mi sembra che manchi un gioco, più che altro. E persone disposte a buttare gli attributi in campo.

"A quali giocatori darebbe la chiave della svolta?

"L'ho già detto: Rosina, che per me è un fenomeno vero, di quelli rari e preziosi. Abbruscato, che sta rendendo troppo al di sotto delle sue capacità. Comotto e De Ascentis che devono essere i nostri capitani veri. Ieri spiegavo a mio figlio chi era Ferrini e gli dicevo: secondo me, se c'era lui in campo, non avrebbe permesso che la nostra maglia fosse umiliata così.

"In che modo la squadra può uscire da questa situazione?

"Appunto: trovando un po' di Ferrini dentro quel granata...