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Massimo Gramellini: “Mi piacerebbe Longo in panchina: può essere il nostro Inzaghi”

Massimo Gramellini al Festival della Letteratura (foto: wikipedia, autore: Niccolò Caranti)

Esclusiva TN / Il noto giornalista tifoso granata ai microfoni di Toro News: "Invece di crescere, siamo crollati. Spero che il 2020 porti linfa nuova. I giocatori usino la testa, evitabili i selfie sorridenti in vacanza"

Marco De Rito

"Il finale del 2019 granata non ha lasciato indifferente nemmeno Massimo Gramellini. Il giornalista, scrittore, conduttore televisivo, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, ma soprattutto tifosissimo del Torino, interviene ai microfoni di Toro News per fare un bilancio sul momento granata, tra la delusione per il presente e la speranza per il futuro.

"Massimo Gramellini, il Torino non sta vivendo un bel momento. Lo certifica l'ultima sconfitta contro la Spal. La pausa invernale può servire ai granata per rilanciarsi nel 2020?

""Intanto serve ai giocatori per pubblicare selfie sorridenti sulle loro vacanze. Niente di male, ci mancherebbe. Ma chi gioca a calcio da professionista dovrebbe usare la testa non solo per colpire il pallone. E capire che, quando la tua squadra è reduce da 8 sconfitte su 17 partite, mostrarti allegro in pubblico 24 ore dopo l’ultima batosta rischia di farti passare per menefreghista agli occhi dei tifosi". 

"La stagione non è iniziata nei migliori dei modi: l'eliminazione in Europa League, il caso Nkoulou... Quanto ha influito l'inizio anticipato e turbolento nel proseguo del campionato?

""La stagione è cominciata col piede sbagliato: le bizze di Nkoulou, l’infortunio eterno di Iago Falque, il sorteggio sfortunato contro gli inglesi e la conseguente uscita anticipata dall’Europa. Tutti, non solo Cairo, pensavamo che la conferma della squadra dei 63 punti, con l’aggiunta di Verdi, Bonifazi, Lyanco, e Laxalt, ci avrebbe garantito almeno 70 punti. Invece il calcio non è un algoritmo. Troppe le variabili. E sinceramente mi aspettavo che Meitè e Ola Aina facessero il salto di qualità. In effetti lo hanno fatto, ma all’indietro".

"Belotti e compagni hanno alternato sprazzi di bel gioco a dei momenti di buio completo. Oltre a un fattore fisico, si può dire ci sia anche qualche problema nella testa dei giocatori?

""Sicuramente. Mi sembrano quei tennisti che, arrivati al match point, commettono sempre doppio fallo. Non reggono la tensione. Prova ne è che non rimontiamo mai una partita all’ultimo minuto, come invece è prerogativa delle grandi squadre".  

"Adesso arriva il mercato invernale, può essere un'occasione per la società granata di inserire nuovi innesti o è giusto continuare con i giocatori che hanno iniziato quest'estate con il Toro?

""Un centrocampista con i piedi buoni serve come il pane. Ci fosse un Pecci in circolazione, lo prenderei subito".

"Passando a un resoconto dell'anno solare. Quali sono la miglior e peggior partita del Torino che ricorda nell'anno che si sta concludendo?

""La migliore è forse Toro-Milan 2 a 0 del 28 aprile. Quella sera sognammo davvero la Champions. La peggiore è stata la sconfitta all’andata contro il Wolverhampton. Era la serata della vita e l’abbiamo toppata. Da lì non ci siamo più ripresi". 

"Qual è il gol che le è rimasto maggiormente impresso del 2019?

""Quello di Belotti in sforbiciata nella vittoria contro il Sassuolo. Era la prima volta che portavo il figlio di sei anni della mia compagna allo stadio e credo che se lo ricorderà per tutta la vita, come io ricordo il derby vinto 4-0 dopo la morte di Meroni".

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"Infine, qual è il suo bilancio nel 2019 e il suo auspicio per il 2020?

""Fino a giugno è stata la nostra miglior stagione del nuovo millennio. Poi, invece di crescere, siamo crollati. Spero che il 2020 porti linfa nuova. So che Bava e i suoi collaboratori stanno lavorando in silenzio per creare quella rete di osservatori che ci è sempre mancata, ma è una semina che purtroppo non può dare risultati immediati. Prima o poi mi piacerebbe vedere Moreno Longo sulla panchina del Toro. Sento che potrebbe essere il nostro Simone Inzaghi, da lui peraltro battuto nella finale del campionato Primavera 2015, la più bella emozione degli ultimi anni.  Alla redazione di Toro News e a tutti i fratelli di virus: auguri di cuore. Ovviamente granata".