" di Valentino Della Casa
interviste
”Il Toro mio trampolino di lancio”
di Valentino Della Casa
A Torino aveva cominciato bene, era arrivato in punta di piedi per poi iniziare a farsi notare. Jurgen Saumel ha lasciato un buon ricordo tra i tifosi granata,...
"A Torino aveva cominciato bene, era arrivato in punta di piedi per poi iniziare a farsi notare. Jurgen Saumel ha lasciato un buon ricordo tra i tifosi granata, nonostante non sia sceso moltissimo in campo in questo anno e mezzo di esperienza sotto la Mole. A gennaio è arrivato il trasferimento al Brescia, con Barusso a compiere il percorso inverso. L'austriaco, però, ha un ottimo ricordo di Torino squadra e città, e ci tiene a dimostrarlo con le dichiarazioni che ha lasciato a noi di Toro News.
"Ciao Jurgen. Toro con grandi aspettative quest'estate, ma che poi si perde durante la stagione. Come mai questa involuzione?Non so spiegarmelo, perchè mi pare che avessimo iniziato bene disputando delle buone gare all'inizio del campionato. Purtroppo i risultati non erano dalla nostra, anche se siamo sempre stati un gruppo unito e compatto.
"Sei sempre stato un calciatore silenzioso, aspetto ammirevole, perchè non hai mai protestato nonostante le esclusioni. Non pensi che anche questo possa in realtà essere stato controproducente, il fatto di non esserti fatto sentire abbastanza?No. Io ho provato sempre a dare il massimo che potevo, sul campo; in partita e in ogni momento degli allenamenti. Poi è una questione di carattere se mi comporto in questa maniera. Io sono fatto così.Preferisco siano i fatti a parlare per me.
"Qual è il tuo rimpianto principale dell'esperienza in granata?In sostanza è stata la mia prima esperienza in Italia, e quando sono stato bene ho giocato con una certa continuità (ricordo 21 partite e 2 goal). Ho potuto conoscere molte persone, e sicuramente sono migliorato sia dal punto di vista tecnico, sia da quello della personalità. Quello italiano, è un campionato bello ma molto difficile.
"Che rapporti sono rimasti tra te e i tuoi ex compagni? Senti qualcuno in particolare?Ho lasciato molte amicizie; ogni tanto al telefono o via sms ho contatti con Belenghieri, Rolando Bianchi e Zanetti; ma anche con Pratali e Abbruscato. Nei momenti non facili mi hanno aiutato molto e gliene sono grato, sono stati ottimi compagni.
"A Torino in questi ultimi mesi è cambiato molto. Hai avvertito delle differenze tra Foschi e Petrachi?Ovviamente ho frequentato per maggior tempo Rino Foschi e mi ha lasciato il ricordo di un bravissimo direttore sportivo. Con Petrachi, anche se per un breve periodo, ho avuto un buonissimo rapporto.
"E tra i due allenatori?Con Beretta s'era creata una bella intesa; certo è arrivato in un momento difficile per Squadra e Società ma secondo me non poteva far meglio. Colantuono? Con lui ho giocato quasi sempre e ho sempre avvertito fiducia da parte sua nei miei confronti. Insomma, sono entrambi due ottimi allenatori.
"Toro e Brescia sono squadre con ambizioni simili. Ce la faranno a risalire? Che tipo di campionato pensi che condurranno?Sono due ottime squadre, costruite per la promozione. Ora, però, la mia attenzione è volta solo alle rondinelle. Comunque, a mio parere, meritano entrambe la serie A.
"(Foto: M.Dreosti)
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