interviste

”La colpa non è solo dell’arbitro”

di Edoardo Blandino



Come ogni lunedì, insieme a Patrizio Sala abbiamo analizzato la partita contro il Siena. L’ex giocatore granata dice...

Edoardo Blandino

"di Edoardo Blandino

"Come ogni lunedì, insieme a Patrizio Sala abbiamo analizzato la partita contro il Siena. L’ex giocatore granata dice chiaramente cosa pensa e ciò che ritiene sia positivo di questa squadra, senza però lesinare critiche quando necessario.Tra ieri e oggi si è parlato molto dell’arbitro. Quanto credi che abbia influito sull’andamento globale della partita?«Per me l’arbitro ha influito zero. Al di là dell’espulsione, forse poteva dare un rigore su Pratali, ma non era un fallo così evidente. Il gol lo hai preso non per colpa dell’arbitro. Mica è colpa sua se in vantaggio di un gol in 11 contro 10 becchi una ripartenza. Il direttore di gara ha sbagliato ad espellere Pratali, ma anche se non lo avesse buttato fuori il gol lo avresti preso lo stesso perché Brienza ha calciato bene la punizione».Insomma, il problema sta a monte.«Credo che una squadra forte una partita così la debba chiudere prima o la debba portare a termine 1-0. Di certo non prende una ripartenza con un gol di vantaggio. Io la vedo calcisticamente: l’arbitro ha sbagliato, ma la colpa non è solo sua. Il Toro ha fatto una grande partita, ma ha commesso alcune ingenuità enormi».Dopo un inizio piuttosto difficile, De Vezze è cresciuto. Ti aspettavi questi miglioramenti?«Io sì. Alla fine guardo le partite e non vado alla ricerca della giustificazione. Ho sempre creduto che un giocatore debba essere valutato nell’arco di alcune gare e non solo dalle prime uscite, nel bene e nel male. Io ho sempre visto quello che ha fatto di buono e sono soddisfatto del suo rendimento».Obodo ha fatto ancora una volta panchina. Secondo te può diventare un problema?«Diventa un problema nel momento in cui fa la richiesta di voler andare via. Se accetta le decisioni di un allenatore e non apre bocca, sedendosi in panchina e dando il massimo quando va in campo, non sarà mai un problema. Dipende sempre dal rapporto squadra-giocatore-allenatore. D’altronde se la squadra va bene con quei due lì in mezzo, non vedo perché debba cambiare».Tu fai sempre notare come sia facile perdere il posto se si rimane fuori per un certo periodo e la squadra trova il giusto assetto. Credi che possa succedere lo stesso con Bianchi?«Bisogna valutare attentamente le varie situazioni. Non credo che Bianchi possa perdere il posto. Quando rientra, rientra. Questa squadra è un po’ anche dipendente da lui, seppure abbia dimostrato in queste gare di poter fare anche a meno del suo risultato. È positivo il fatto che il gruppo abbia reagito alla mancanza di Bianchi, dimostrando forza e carattere. È questo il fattore migliore».A Trieste mancheranno Garofalo, Pratali e De Vezze. Credi che il Toro abbia gli uomini per sostituirli o saranno assenze che si faranno sentire?«Penso che si possano sostituire. C’è Zavango a sinistra, oppure D’Ambrosio può giocare lì, a destra c’è Rivalta, che può fare anche il centrale. Ci sono diverse soluzioni. Anche a centrocampo ci sono alternative: Zanetti o Obodo avranno una grande chance. Penso che non sarà un problema».