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”La Reggina può arrivare in alto”

di Davide Agazzi - Da qualche anno a questa parte, a Reggio Calabria, i gol li ha sempre fatti Emiliano Bonazzoli. La Serie B però, sembra aver un po' logorato l'ariete reggino, e così, quale soluzione migliore...

Redazione Toro News

di Davide Agazzi - Da qualche anno a questa parte, a Reggio Calabria, i gol li ha sempre fatti Emiliano Bonazzoli. La Serie B però, sembra aver un po' logorato l'ariete reggino, e così, quale soluzione migliore che trovare un altro goleador, bravo e pure giovane? E' il caso di Antonio, per tutti "Antonino", Ragusa, esterno d'attacco classe '90. Da sempre accostato a Beppe Sculli per caratteristiche tecniche, di proprietà del Genoa, è chiamato a trascinare la Reggina in questo campionato cadetto. Per il momento, cinque gol in sette partite. Lo abbiamo intervistato, in esclusiva per Toro News, per sapere come è stato il suo primo approccio con la Serie B e cosa si aspetta dal suo futuro.

Ciao Antonio, parliamo del tuo momento di forma. Ti aspettavi di segnare tanto ed essere così decisivo?Lo speravo. Essere ambiziosi è il segreto per riuscire a dare il massimo. Speravo di fare bene, soprattutto sul piano delle prestazioni più che sotto il profilo realizzativo che, sinceramente, mi interessa meno non essendo un centravanti. Sono molto soddisfatto, comunque, di questo avvio di stagione.

Dove può arrivare la Reggina, anche grazie ai gol di Ragusa?In alto. Oltre ai miei gol ci sono quelli di Campagnacci, Missiroli, Ceravolo, arriveranno quelli di Emiliano Bonazzoli. La Reggina, per storia e tradizione, è una delle realtà più importanti del torneo cadetto. Sappiamo di indossare una maglia prestigiosa, siamo un gruppo forte, giovane, ricco di talento. Abbiamo alle spalle una società solida, sempre presente, un centro sportivo tra i migliori d'Italia: a Reggio sanno fare calcio, c'è tutto ciò che serve ad un calciatore per esprimersi ad alti livelli.

Parliamo del tuo ruolo. Nasci come esterno d'attacco, ma ormai sembri aver sostituito Bonazzoli. Dove ti piace giocare?Emiliano è insostituibile. E' l'attaccante più forte del campionato, è semplicemente un onore allenarmi con lui, far parte della stessa squadra. Io provo a fare del mio meglio e, con le mie caratteristiche, rendermi utile a questa Reggina. Come spiegavo, non sono un centravanti: ho sempre giocato da terza o seconda punta ma mi adatto a qualsiasi esigenza del mister.

Come è stato l'impatto con la Serie B? può essere il trampolino di lancio per un calciatore giovane?Perfetto. A Reggio, ripeto, c'è tutto per fare bene: l'organizzazione del club ti permette di pensare solo a fare del tuo meglio. Io, poi, sono vicino casa mia, a Taormina e questo mi permette di tornare spesso e passare del tempo con i miei. Questo, naturalmente, mi trasmette molta serenità.

Dove sarà il futuro di Ragusa dopo Reggio Calabria?Non è certo il momento di pensarci. Io spero di restare a lungo qui, realizzarmi come calciatore con questa maglia. Sono in comproprietà con il Genoa, vedremo.

Infine, qual è il tuo modello di calciatore?Fin dai tempi del settore giovanile del Genoa, mi dicevano assomigliassi a Sculli per caratteristiche. Il mio idolo, però, è sempre stato Alessandro Del Piero.