di Gianluca Sacchetto
interviste
”Lerda è l’uomo giusto per presente e futuro”
di Gianluca Sacchetto
Diciotto anni di Toro in veste di direttore generale e uno scudetto da raccontare, quello del ‘76. Beppe Bonetto, classe ’34, è un pezzo della storia granata e, nonostante da...
Diciotto anni di Toro in veste di direttore generale e uno scudetto da raccontare, quello del ‘76. Beppe Bonetto, classe ’34, è un pezzo della storia granata e, nonostante da parecchi anni abbia cominciato insieme al figlio Marcello l’avventura da agente di calciatori, parla sempre volentieri del Toro. In esclusiva per Toro News, gli abbiamo chiesto un parere sul momento attuale della squadra granata, che a Trieste ha ottenuto l’ottavo risultato utile consecutivo.
Buongiorno Bonetto, il Toro ha trovato finalmente una buona continuità di risultati ma le prime posizioni restano, comunque, non vicinissime. Ci crede nella promozione diretta?“A mio parere sarà molto difficile. Accontentiamoci per il momento dei risultati parziali, di rimetterci in corsa per i playoff. Il Novara è un caso a parte, ma Siena e Atalanta mi sembrano maggiormente attrezzate. Credo che sia nell’interesse di tutti non illudersi e mi sembra un concetto condiviso da Cairo, Petrachi e Lerda”.
Per l’ennesima volta la squadra ha vinto con un solo gol di scarto. Manca forse un po’ la mentalità da grande squadra?“Non credo sia quello il problema, perché contro il Siena il Toro mi era piaciuto moltissimo. Invece a Trieste il primo tempo è stato inguardabile. E non si riesce mai a condurre in porto una partita senza dover soffrire fino alla fine. Incredibile il gol sbagliato da Pellicori…”.
Con Bianchi sarebbe stata un’altra musica?“Gli infortuni nel corso della stagione bisogna, purtroppo, metterli in preventivo. Sono tanti i giocatori non intercambiabili nel calcio. Penso a Ibrahimovic nel Milan, a Pizarro e Totti tra le fila della Roma”.
Lerda, dopo un avvio non felicissimo, ha ora trovato la quadratura del cerchio. Le piace come tecnico?“Moltissimo. Lui arrivò al Toro a 15 anni, praticamente quando me ne andai io, ma mi fece subito una buona impressione. E’ ottimo sia come allenatore che come motivatore, i risultati arriveranno. Credo che sia un tecnico sul quale si possa puntare per un progetto a più lungo termine, è l’uomo giusto”.
Intanto si avvicina il calciomercato. Cosa ci può dire a tal riguardo?“Per ciò che concerne quello del Toro non ho elementi sufficienti per dare un parere. Di certo si spenderà ancora meno degli anni scorsi e si vedranno soprattutto scambi di giocatori”.
I due suoi assistiti Bassi e Rivalta resteranno a Torino?“Sicuramente sì. Bassi al momento mi sembra l’unico portiere affidabile nella rosa granata. Rivalta, invece, è una figura molto importante all’interno dello spogliatoio, non fa casini ed è stimato dal tecnico e dai compagni. E poi, in campo, è un jolly molto utile, può ricoprire ben tre ruoli diversi”.
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