di Davide Agazzi - Archiviata l’infelice parentesi dello scorso anno, il Sassuolo vuole tornare a crescere. Per farlo, la dirigenza neroverde ha deciso di ripartire da zero, con un nuovo allenatore e tanti giovani volenterosi. Una scelta azzardata che, per il momento, premia l’ambizioso progetto, consegnando ai tifosi il terzo posto in classifica. Domani, gli emiliani affronteranno il Torino capolista di mister Ventura, pronti per ribaltare la striscia negativa che li accompagna nelle gare con i granata. In esclusiva sui canali di ToroNews, il presidente Carlo Rossi ci confessa il vero obiettivo della sua squadra. Un sogno comune a tanti in cadetteria, la promozione in Serie A.
interviste
”L’obiettivo? La promozione”
di Davide Agazzi - Archiviata l’infelice parentesi dello scorso anno, il Sassuolo vuole tornare a crescere. Per farlo, la dirigenza neroverde ha deciso di ripartire da zero, con un nuovo allenatore e tanti giovani...
Buonasera presidente, un anno fa, Sassuolo-Torino era la partita della delusione. Oggi, ci si gioca i primi posti della classifica. Che cosa è cambiato nella sua squadra?Io sono presidente da quasi otto anni in questa società. Abbiamo sempre disputato tornei al vertice, l’anno scorso è stata un’eccezione. Colpa degli infortuni, di scelte tecniche sbagliate, non siamo riusciti a essere competitivi. Quest’anno abbiamo deciso di ripartire da zero, con un progetto nuovo.
Un progetto basato sul lavoro di Fulvio Pea.Pea ha fatto molto bene con la Primavera della Sampdoria e quando abbiamo deciso di ringiovanire la rosa, abbiamo subito pensato a lui. Fatta eccezione per quei giocatori che sono al Sassuolo da parecchi anni, abbiamo voluto puntare sulla voglia di emergere di ragazzi giovani. Per il momento stiamo ottenendo i frutti.
Terzo posto in classifica ad inizio Novembre. La promozione è qualcosa in più di un semplice pensiero?Noi quest’anno avevamo l’obbligo di ripartire. L’obiettivo, non mi nascondo, è la promozione. Vogliamo salire in Seria A, ma non abbiamo l’obbligo tassativo di farlo entro questa stagione. Promozione si, ma con i tempi giusti. Poi, se ci riesce già quest’anno, tanto di guadagnato.
Anche il Toro ha cambiato molto rispetto all’anno scorso, a partire dal suo allenatore.L’anno scorso, prima che Lerda firmasse per il Torino, ero convinto che venisse da noi. Avevamo già un accordo e, forse, sarebbe stato meglio per tutti. A Sassuolo avrebbe lavorato con più calma ed entrambe le squadre ne avrebbero tratto giovamento. Ora c’è Ventura, il primo grande obiettivo raggiunto da Urbano Cairo.
Si aspettava un avvio così positivo da parte del Torino?Sinceramente si. Il Toro non può più aspettare, deve tornare in Serie A. Oltre a Ventura, la società ha comprato dei giocatori molto validi, anche grazie all’ottimo lavoro di Petrachi, che ricordo bene già ai tempi di Pisa. E’ una squadra molto forte, con la mentalità giusta.
Infine, un pronostico sulla gara di domani. Che partita sarà?Credo che sarà una partita molto aperta. Sono due allenatori che cambiano continuamente formazione e, ora come ora, è difficile giudicarla tatticamente. Credo che gli allenatori si studieranno molto. Il Torino è leggermente favorito, ma non sono scaramantico, credo che abbiamo buone possibilità di vincere. E’ troppo tempo che non vinciamo col Toro, dobbiamo invertire la rotta.
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