di Stefano Rosso - La sfida di lunedì sera tra Torino e Verona conserva, tra le quinte del suo passato, numerosi aneddoti e curiosità da scoprire. Questa volta TN è andata a chiedere in esclusiva ad uno dei protagonisti di quelle sfide, Edoardo Artistico, di raccontare la sua esperienza da attaccante prolifico, tra il Piemonte ed il Veneto, e soprattutto di un episodio in particolare, un Verona-Torino del novembre 1999.
interviste
”Lunedì vincerà il Toro”
di Stefano Rosso - La sfida di lunedì sera tra Torino e Verona conserva, tra le quinte del suo passato, numerosi aneddoti e curiosità da scoprire. Questa volta TN è andata a chiedere in esclusiva ad uno dei...
Estate del '98, il mercato porta a Torino un attaccante, all'apice della sua carriera, reduce da ottime stagioni tra Ancona e Salerno. ''In quel periodo stavo molto bene - racconta lo stesso Edoardo, 'Ciccio' Artistico per i tifosi - arrivai in granata dopo aver stravinto un campionato con la Salernitana e preferii il progetto che mi era stato proposto dal Torino, all'epoca dei quattro soci genovesi, alla serie A appena conquistata. La scelta fu giusta perchè vincemmo due campionati in tre anni, anche se in serie A un'infortunio serio mi tenne fuori quasi tutta la stagione ne soffrii molto''.
Quale ricordo conserva Artistico del Toro? ''Bisogna indossare quella maglia per vivere e comprendere certe emozioni. E' certamente indimeticabile la Maratona, ma ricordo ancora i brividi per il 4 maggio e la messa nella basilica di Superga. Dal punto di vista personale, poi, è stata una tappa fondamentale per me, sia come calciatore sia come uomo: sono stato accolto benissimo, anche perchè come tipo di giocatore ero molto simile ai tifosi del toro per passionalità e grinta...''.
''Superato l'infortunio - ricorda ancora - rientrai il secondo anno di serie B e feci 6 gol in 13 presenze, tra cui la rete decisiva per la promozione a Pescara, ma ero in scadenza di contratto e l'anno dopo non fui riconfermato: un po' di amaro in bocca mi rimase, dopo un anno difficile che avevo trascorso a Bologna per la rieducazione dopo l'infortunio''.
L'approdo a Verona, invece, avviene sul finire della carriera. ''Arrivai durante il mercato invernale a 35 anni, mi volle Ficcadenti che era stato già mio compagno al Toro e poi allenatore alla Pistoiese: era una squadra molto forte con gente come Dossena, Cassani, Behrami, Cossu... e fu un'annata notevole, rovinata soltanto dal pareggio 1-1 all'ultima giornata contro il Catanzaro già retrocesso, segnò Bogdani. Io feci comunque nove presenze, ma si tratta di tutt'altra esperienza rispetto a Torino''.
Tra i vari precedenti tra Torino e Verona ce n'è uno che porta ancora il sigillo di Artistico: 21 novembre 1999 al Bentegodi, campo innevato e pulito soltanto nella metà campo granata: ''Me la ricordo benissimo - ride - giocai praticamente 3': entrai circa al 23', segnai al 25' e fui espulso al 27'. Poi venne fuori un rosso anche per Ferrante, ma riuscimmo comunque a vincere in nove contro undici. Dopo il gol feci un fallo che potevo anche evitare: ero entrato in scivolata su Filippini, ma la neve - che in quel frangente non mi ha certo aiutato - aumentò la mia velocità così gli arrivai addosso praticamente a mille''.
Chi dire, poi, della fuga in contropiede di Coco, con il pallone che a porta vuota si fermò sulla riga di porta perchè fermata dalla neve non spazzata? ''Come dimenticarlo?! Mi ricordo che Coco fece una grande partita, una delle sue poche nel Toro: per le qualità che aveva credevo potesse fare molto di più''.
Tornando a parlare del campionato odierno, come sta andando il Torino di Ventura? ''Credo che finalmente sia arrivato l'allenatore giusto: è molto bravo, conosce bene la categoria ed ha una grande esperienza. La squadra poi è stata allestita in modo equilibrato e sono convinto che non avrà difficoltà ad arrivare direttamente in serie A, senza passare dai playoff. Tra le varie scelte operate da Ventura durante la stagione, però, non capisco troppo l'esclusione di Bianchi: un giocatore che ha dimostrato di poter segnare venti gol ad occhi nella categoria, per quanto il Torino abbia ottimi attaccanti anche senza lui, uno del genere con me giocherebbe sempre''.
Tra le altre pretendenti alla serie A, chi può fare paura? ''Il Verona è senz'altro la sorpresa del campionato. Vedo bene anche il Pescara che sta andando a mille ma bisgona vedere quanto regge: il gioco di Zeman del fare sempre un gol in più degli altri sta dando i suoi frutti, ma il Toro sono convinto sia meglio''.
Un pronostico secco per lunedì sera? ''Dico Toro per la voglia che ho di rivederlo in serie A. Poi è primo in classifica e gioca in casa qundi parte avvantaggiato ed al resto ci penseranno i tifosi''.
Un'ultima domanda prima di chiudere: come sta andando l'avventura di Ciccio Artistico oltre al rettangolo di gioco? ''Ho preso il patentino di terza e posso allenare fino alla serie D: attualmente sto cercando una squadra per allenare, ma non è facile entrare in questo mondo. Comunque sono in attesa di una proposta, magari anche un gruppo di ragazzini per iniziare...''
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