di Valentino Della Casa - Tempo di mercato, tempo di previsioni. Per guardare non solo al Toro, ma alla situazione generale in Italia per quanto riguarda i trasferimenti invernali, Toro News ha contattato in esclusiva Beppe Bonetto, agente di calciatori e, come noto, ex direttore generale della società granata (cui è sempre rimasto molto legato) ai tempi di Pianelli e dell'ultimo scudetto.Dottor Bonetto, buon giorno. Tempi duri per il calciomercato, in Italia.Sì, ma anche per colpa delle stesse squadre. Io l'ho sempre detto che la sessione invernale è troppo lunga. Quest'anno, poi, lo è in particolare: arrivare al 31 gennaio per i movimenti di mercato è veramente tardi, visto che il campionato finirà neanche tre mesi dopo per gli Europei.C'è stato chi in passato propose addirittura di chiuderla definitivamente, questa parentesi.Mi ricordo, ma oggettivamente la possibilità di fare qualche correttivo in corsa deve essere prevista. Penso però, e lo proposi tanti anni fa, che si debba far coincidere il mercato invernale con la pausa natalizia: due settimane di tempo fino all'inizio delle partite. Certo, si sarebbe dovuto lavorare anche sotto Natale, ma almeno si ritornava a giochi fatti, e non con migliaia di incertezze e conseguenti tensioni all'interno del gruppo.A proposito di tensioni, in casa Torino si sostiene che meno si cambia, quest'anno, meglio è. Lei che idea si è fatto?Sono perfettamente d'accordo con questa filosofia. “Squadra che vince non si cambia”, dice il proverbio. Il mio parere è ovviamente irrilevante, ma, facendo un salto indietro di 25 anni e reindossando i panni di direttore generale, direi a tutti che il mercato in entrata sarebbe chiuso. Lo stesso Ventura ha dichiarato che è meglio non comprare nessuno se non per migliorare nettamente il gruppo, che mi sembra molto solido e affiatato. Certo, gettare le basi per Giugno sarebbe importante, ma attualmente la situazione del Toro non lo permette, perché non si ha la certezza della promozione. Le possibilità che l'anno prossimo la squadra sia in Serie A, attualmente, sono molto elevate, ma nel calcio non c'è nulla di certo finché non lo dice la matematica. E il cammino è ancora lungo da fare.Per cui la sua IFA non aprirà particolari discorsi tra suoi assistiti e il Torino?Esattamente, per questo Gennaio non c'è nulla in programma. Ma i rapporti restano comunque ottimi tra noi, il presidente Cairo e il ds Petrachi.E in generale, prevede ci saranno molti movimenti?No, penso proprio che ci saranno pochi acquisti, anche perché ci sono pochissime squadre in grado di spendere soldi veri, come ha fatto Preziosi per Gilardino. Credo che sarà un mercato di scambi, o – per meglio dire – di veri e propri baratti. Come fu un tempo. In momenti di crisi bisogna sapersi arrangiare, vero è che ci sono moltissime squadre con giocatori in esubero. Bisognerà valutare con ogni attenzione i movimenti da fare, con il rischio che poi, alla fine, non si cambi nulla.Un'ultima battuta sul calcio scommesse che sta tenendo banco in questi giorni?Non mi piace entrare nel merito della triste questione. Dico solo che bisogna stare attenti a dare i nomi, a far trapelare cose che poi magari si rivelano non fondate. Le voci lasciano sempre il tempo che trovano, ma molte volte portano a giudizi affrettati, e nel calderone non devono finire nomi di persone tanto per fare, ad colorandum. Giustizia sì, ma sentenze a furor di popolo no.Grazie, dottor Bonetto. E auguri.Grazie a voi e un saluto a tutti i tifosi del Toro.
interviste
”Mercato troppo lungo, un male per tutti”
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