"di Alessandro Salvatico
interviste
‘Pari per la salvezza, Toro per il cuore’
di Alessandro Salvatico
Domani, casacche granata e gialloblù si incroceranno all’Olimpico in una partita di importanza vitale. Molti, in...
"A Verona hai vissuto sei anni, sei diventato un giocatore importante e sei arrivato in Nazionale ed in Europa. L'avresti detto, quando approdasti al Chievo? Quali ricordi dell'esperienza gialloblù?No, non l’avrei mai detto, quando arrivai a Verona, che avrei tagliato quei traguardi: non l’avrebbe detto nessuno, quella era una squadra quasi interamente di debuttanti in Serie A. Ho avuto la fortuna, che bisogna sempre avere per arrivare ad ottenere certi risultati, di trovarmi al posto giusto nel momento giusto: ero in un ambiente ideale, circondato da compagni di squadra bravi e affiatati, e mi sono potuto togliere belle soddisfazioni. I ricordi sono positivi, ovviamente, anche perché è il posto in cui mi sono fermato più a lungo nella mia carriera.
"A Torino, invece, un solo anno. Ma intenso.Tra quelli in cui sono stato in passato, Torino è il posto in cui mi sono trovato meglio, quello in cui ho lasciato un grande pezzo di cuore. Sarà perché sono arrivato in un momento di caos, nel quale nessuno scommetteva su di noi e su di me, ma quello è stato un anno fantastico, dentro e fuori dal campo.
"I tifosi granata ti ricordano con grande affetto. Sei l'ultima punta che sia andata in doppia cifra, sei l'ultimo ad aver lasciato la squadra in quell'Estate terribile...Ero molto legato a quei colori e a quei tifosi: sono dovuto andare via, ma mi è dispiaciuto molto. Evidentemente doveva andare così.
"Le domande più difficili: tenendo conto che per il bene della tua attuale squadra farai il tifo per un pareggio, con chi sarà il tuo cuore domenica tra Toro e Chievo? E un pronostico secco?Dici bene, io mi auguro che esca un pareggio: per noi del Bologna sarebbe il risultato migliore. Ma, se devo proprio scegliere, propenderei per il Torino: è il cuore a dirlo. A Verona ho solo amici, ma ormai dei miei vecchi compagni di squadra sono rimasti in pochissimi; a Torino mi legano ricordi più freschi e coinvolgenti.
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