di Edoardo Blandino
interviste
Pecci: ”Il Toro ha lavorato poco”
di Edoardo Blandino
Dal 1975 al 1981 ha collezionato 203 presenze tra campionato e coppe e segnato 16 reti. Durante gli anni sotto la Mole ha raggiunto anche la Nazionale, disputando anche 6...
"Eraldo Pecci, che tipo di partita sarà quella tra Torino e Bologna?«Sarà una partita da ultima spiaggia per entrambe. Al Bologna potrebbe andare bene anche un pari, ma il Torino deve assolutamente vincere, perché il calendario per i granata è proibitivo»
"Non sembra molto ottimista.«Sono due squadre che hanno lasciato molto a desiderare. In alcuni momenti del campionato sono stati forse i peggiori team della Serie A ».
"A Superga la squadra è stata contesta. Era giusto farlo in un’occasione così?«Non lo so. Personalmente ritengo Superga e il 4 maggio un luogo e un momento sacro . Si vive un’atmosfera che va al di là di presente e realtà »
"In questi anni la società ha cambiato diversi allenatori. È possibile che la squadra ne risenta?«La società deve fare una campagna acquisti a prescindere da chi siede in panchina. Il mister può indicare due o tre ragazzi che vuole allenare, ma la dirigenza deve sapersi muovere indipendentemente dal tecnico, perché durante una stagione l’allenatore può essere esonerato »
"Colpa anche della società quindi?«Ci sono tante componenti. A cominciare da alcune valutazioni non indovinate, come quella legata alla scelta dei giocatori e dell’allenatore»
"A fine campionato manca ormai poco. Cosa bisogna fare adesso?«Ci sono gli ultimi 100 metri. Bisogna pedalare senza stare a calcolare nulla. Lasciamo perdere le storie delle traverse o pali o altro. Adesso bisogna pedalare e i conti si faranno alla fine»
"Le squadre in coda hanno viaggiato molto lentamente. Alla fine chi si salverà?«Alla fine si salverà chi lo merita, ma non perché è la squadra più forte. Si salverà una squadra che è scarsa come le altre, ma che alla fine ha fatto qualcosa in più e magari è stata anche fortunata. Il Toro? Si salva se vince le partite, ha le stesse possibilità delle altre e come le concorrenti è legata anche alla buona sorte»
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