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Esclusiva

Raffaele Sergio a TN: “In questo Toro non vedo lo spirito di Mondonico”

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In esclusiva su Toro News le parole dell'ex laterale difensivo che è stato allenato da Emiliano Mondonico, il doppio ex di Torino-Atalanta più iconico
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Quando si parla di Torino e Atalanta un nome che necessariamente viene in mente è quello di Emiliano Mondonico, uno che ha lasciato il segno in entrambe le piazze. Mondonico è stato il più classico dei doppi ex del match che si terrà lunedì sera allo stadio "Olimpico-Grande Torino". Negli anni Novanta ha praticamente allenato soltanto Torino e Atalanta: dal 1990 al 1994 i granata, dal 1994 al 1998 i nerazzurri e poi ancora un paio d'anni i granata. In vista del confronto di campionato Toro News è voluto partire proprio da Mondonico attraverso il racconto di un ex granata come Raffaele Sergio, che di Mondonico è stato giocatore. In esclusiva l'ex laterale difensivo illustra i temi caldi in casa Toro.

Buongiorno Raffaele. Torino-Atalanta è una partita che si lega al ricordo di Emilaino Mondonico. Che allenatore è stato?"Mi ricordo una persona molto severa nei novanta minuti. Riusciva a tirarti fuori lo spirito Toro, quello del Filadelfia. Con il suo carattere è riuscito a portarci alla conquista della Coppa Italia. Lo ricordo con tanto affetto, anche se quando ti allenava molto spesso lo odiavi. Lo odiavi perchè per tirarti fuori il meglio si faceva appositamente odiare. In campo era davvero severo ma sapeva quello che voleva da ognuno di noi".

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Aveva anche la fortuna che quel Toro possedeva ottime risorse umane."Sì, avevavamo tanti giocatori importanti. Mondonico è stato bravo a unire le diverse pedine. Ci ha fatto diventare una squadra e ha tirato fuori lo spirito del Toro". 

Un attaccamento che è più difficile da trovare a trent'anni di distanza. "Concordo, è difficile incarnare quello spirito familiare che c'era un tempo. C'era un altro modo di fare". 

Il Torino di oggi è sotto le aspettative?"Sì, potrebbe fare qualcosa in più. Quello che non vedo nel Toro è lo spirito di Mondonico. Manca lo spirito di attaccamento. Non c'è nemmeno un equilibrio tecnico e tattico: spero che possa essere ricavato". 

Da Raoul Bellanova cosa aspettarsi?"Beh, anche lui deve dare di più. Ha caratteristiche di primo piano, ma non è ancora riuscito a trovare la giusta dimensione. Deve ancora calarsi nel contesto Toro. Il tempo lo aiuterà".

Cosa dobbiamo attenderci dalla sfida tra Torino e Atalanta?"Sono due squadre tendenzialmente speculari che giocano un calcio molto offensivo, uomo contro uomo. Vedo una partita molto aperta. Gasperini e Juric si conoscono benissimo. Tra l'altro, Torino e Atalanta fanno operazioni insieme e quindi sono ancor più legate che in passato". 

A proposito dell'asse Torino-Bergamo: l'operazione Zapata la sta deludendo?"Zapata non si discute, ma ha ancora bisogno di tempo. Ha qualità fisiche e tecniche. Ha uno spessore superiore rispetto a quello attuale". 

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