interviste

”Rangers, spiace, ma lì la legge è legge…”

di Roberto Maccario

Nei giorni scorsi è arrivata la notizia dell’ imminente fallimento dei Glasgow Rangers, una delle più storiche e gloriose società del calcio europeo. Noi abbiamo...

Roberto Maccario

di Roberto Maccario

Nei giorni scorsi è arrivata la notizia dell’ imminente fallimento dei Glasgow Rangers, una delle più storiche e gloriose società del calcio europeo. Noi abbiamo intervistato un granata doc, Pasquale Bruno detto “O Animale”, che ha affrontato gli Unni nella Scottish Premier League con la maglia degli Hearts.

Buongiorno Pasquale, come ha appreso la notizia del possibile fallimento di questo importante club?

Sul piano sportivo dispiace molto perché stiamo parlando di un pezzo di storia del calcio; tuttavia credo che sia giusto e che da questo punto di vista l’ autorità britannica sia ammirevole: se non sei in regola non ti iscrivi, se in passato hai sbagliato vivendo al di sopra delle tue possibilità ora devi pagare. Nel Regno Unito c’è una legge seria e rispettata, non come in Italia dove diversi club hanno vissuto per anni su dilazioni varie. Credo comunque che i Rangers troveranno presto un nuovo proprietario e riusciranno a ripartire.

Che sensazione si prova a scendere in campo a Ibrox Park e ad essere accolti da quel proverbiale boato?

E’ un’ emozione unica: a mio avviso Ibrox e Celtic Park sono due tra gli stadi più belli d’Europa; riesci a sentire il contatto con la gente direttamente sulla tua pelle, adrenalina pura, qualcosa che vorrei vedere anche alle partite del Toro.

Quello scozzese è un campionato per alcuni versi paragonabile alla nostra serie cadetta: un livello tecnico non eccellente ma una grande grinta e una grande determinazione da parte di tutti.

E’ vero, il livello non è molto alto: i Rangers e il Celtic, le due squadre dominanti, in Italia sarebbero in zona Europa League. Tuttavia è un calcio che amo, maschio e molto duro.

Che ci dice del Toro?

Spero con tutto il cuore e credo che sia l’annata giusta; non riesco a sopportare il Torino in B, per me è una tortura vederlo scendere in campo in certe realtà di provincia, la nostra gente merita ben altro.

Pasquato, giocatore proveniente dalla Juventus, ha vissuto un’avventura per molti versi simile alla sua, con i fischi al suo ingresso in campo. Cosa ne pensa?

Mi è venuto da sorridere perché mi è capitata esattamente la stessa cosa: al mio esordio venni fischiato e per di più la combinai grossa venendo espulso contro la Lazio per una gomitata a Ruben Sosa. Da questo punto di vista lui è già in vantaggio rispetto a me perché almeno al debutto ha segnato. A Torino c’è una grande rivalità con i bianconeri, ci può stare.

Che consigli si sente di dare al ragazzo?

I sostenitori del Toro hanno sempre dimostrato che, attraverso ciò che si fa in campo, è possibile conquistare il loro affetto: bisogna sempre giocare con gli occhi giusti, bisogna sempre essere affamati di vittoria, bisogna sempre dare l’anima. Le qualità di Pasquato sono indiscutibili, ora deve solo tirare fuori gli attributi e dimostrare attaccamento a questa meravigliosa maglia.

Grazie Pasquale.

Grazie a voi, inutile dire:….” Sempre forza Toro!”