interviste

Roberto Salvadori: ‘Ripartiamo da Abbruscato’

Roberto Salvadori, la furba “Faina” dell’ultimo tricolore, con la sua faccia simpatica ci parla del Toro attuale, dell’esonero di De Biasi e della difficile scelta di lasciare l’Associazione...

Ermanno Eandi

Roberto Salvadori, la furba “Faina” dell’ultimo tricolore, con la sua faccia simpatica ci parla del Toro attuale, dell’esonero di De Biasi e della difficile scelta di lasciare l’Associazione Ex-Calciatori Granata.Salvadori, come giudica l’esonero di De Biasi?Mi è dispiaciuto. È stato un buon allenatore, si era affezionato alla squadra, coerente con le situazioni, era un allenatore giusto per il Toro.Si può dire che Cairo sia stato irriconoscente?Non lo so. Sicuramente c’era una sfiducia di fondo sui metodi, sui modi di fare della controparte. Anche alla Juve è successa la stessa cosa. Sono cose che possono capitare.Novellino?Non lo conosco bene. Di lui parlano i risultati, ha saputo farsi valere dove ha allenato, ha un temperamento da Toro, è cresciuto nel Torino ed è un ottimo allenatore.Un consiglio a Cairo?Ci sono dei grandissimi problemi, un nome non basta. Bisogna rifondare la squadra, partendo dai buoni elementi che ci sono. Se fossi al posto di Cairo, darei fiducia ad Abbruscato, per il nuovo attacco ripartirei da lui, può dare molte soddisfazioni.Quali sono le motivazioni per le sue dimissioni dal direttivo dell’Associazione Ex-Calciatori Granata?Ero in disaccordo sulla linea che è stata scelta dall’Associazione sul Filadelfia. Sono convinto che aver sposato il progetto attuale non sia una cosa giusta per l’Associazione. Penso che la costruzione di un centro commerciale, due campi da calcio e gli spogliatoi non è il vero scopo, secondo me è un falso obbiettivo chiamato Filadelfia, in questo caso si poteva chiamare anche Giuseppe o Francesco, è semplicemente l’utilizzo di un spazio lasciato libero dal Filadelfia. L’obbiettivo dell’Associazione doveva essere qualcosa di diverso, non dovevamo partecipare a questo immane casino che continua a funestare questo prezioso stadio. Il mio Filadelfia è un parco alla memoria, con un museo, lo spazio per la Memoria Storica e i cimeli. Non costerebbe molto, sarebbe fattibile immediatamente e sarebbe un ricordo per onorare la memoria del Filadelfia.Le è costato molto dimettersi?Sì. Mi ero affezionato, mi piaceva. Nella vita ci sono dei cicli. Oggi è così domani chissà.